La scuola che verrà: senza mascherine se tutti vaccinati
«L’automatica sospensione dal lavoro e dalla retribuzione e la mancata adibizione del personale scolastico ad altre e diverse mansioni è correttamente e razionalmente giustificabile alla luce della tipicità delle mansioni del personale scolastico, specie di quello docente». Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi contro l’obbligo del Green Pass per la scuola.
Per il Tar il diritto del personale scolastico a non vaccinarsi «non ha valenza assoluta né può essere inteso come intangibile avuto presente che deve essere razionalmente correlato e contemperato con gli altri fondamentali, essenziali e poziori interessi pubblici, quali quello attinente alla salute pubblica a circoscrivere l’estendersi della pandemia e a quello di assicurare il regolare svolgimento dell’essenziale servizio pubblico della scuola in presenza».
I provvedimenti della scuola che bloccano quanti non hanno il passaporto vaccinale, che sia per vaccinazione o tampone negativo, sono dunque validi. Chi non presenta il Green Pass può essere sospeso entro 5 giorni e non ricevere lo stipendio.
MASCHERINE
Se queste sono le indicazioni per il personale, ce ne sono altre in arrivo peri ragazzi che hanno l’obbligo di mascherina dai 6 anni in su. La mascherina di tipo chirurgico è fortemente raccomandata in ogni situazione ed è indispensabile dove non è possibile il distanziamento di almeno un metro.
DISTANZA
Secondo le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità fra gli ultradodicenni se il distanziamento è rispettato e si sta fermi al banco si può derogare alle mascherine con «classi composte tutte da studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale o abbiamo un certificato di guarigione in corso di validità». La mascherina si può togliere durante le ore di educazione fisica con due metri di distanza e ai tavoli della mensa.
DAD
In caso di necessità le scuole devono essere pronte ad attivare la didattica a distanza. La Dad può essere attivata solo in singole scuole o in zone circoscritte. La scelta è di sindaci e presidenti di regione. Il cambio di colore delle regioni quindi non comporta automaticamente la didattica a distanza.
TAMPONI SALIVARI
Da metà settembre in scuole sentinella individuate dalle regioni saranno fatti tamponi salivari a campione. Saranno coinvolti circa 110 mila studenti al mese delle scuole elementari e medie. È la via per abbassare i numeri rispetto ai tamponi a tappeto. Saranno 55 mila studenti ogni quindici giorni, su base volontaria, a turno classe per classe. Servirà il consenso dei genitori che dovranno fare i test ai figli da metà novembre, mentre per i primi mesi li farà personale sanitario a scuola. Il test fatto a digiuno appena svegli è più preciso e andrà portato a scuola.