Il futuro che vogliono i bambini
Come si fa a costruire un futuro sostenibile? È la domanda “clou” della nostra contemporaneità, quella che impone l’impegno di tutti per trovare una risposta efficace a tutti i livelli. Attraverso Ora di Futuro, progetto educativo rivolto agli studenti ma che coinvolge insegnanti, famiglie, scuole e reti no profit in tutta Italia, Fondazione The Human Safety Net e Generali Italia l’hanno estesa direttamente ai bambini, gli adulti di domani, affinché tutto il loro potenziale di sensibilità nei confronti del pianeta e delle sue risorse possa essere liberato per superare l’emergenza e costruire un futuro nel segno della sostenibilità.
Protagonista di quest’iniziativa estesa a varie parti d’Italia, è la “generazione Alpha”, i bambini tra 0 e 6 anni e quelli della scuola primaria, ai quali sono rivolti interventi di didattica efficace ed innovativa su alcuni temi fondamentali per la nostra società: sicurezza ed alimentazione; ambiente e sostenibilità; economia e risparmio; capacità di fare fronte ai momenti di crisi; sviluppo delle competenze relazionali e delle soft skills.
«Ora di Futuro rappresenta il nostro impegno verso le nuove generazioni, perché sono loro il nostro futuro. Il futuro di tutti», spiega Marco Sesana, Country Manager & CEO di Generali Italia e Global Business Lines. «Nasce tre anni fa, facendo dialogare i temi della sostenibilità con la didattica più innovativa. Cresce con il coinvolgimento attivo di ragazze e ragazzi, insegnanti, famiglie, associazioni e istituzioni e crea comunità. I bambini ci chiedono una scuola al centro della loro vita per apprendere, crescere e liberare le loro emozioni. Nei centri di Ora di Futuro incontriamo storie di quotidiana straordinarietà, grazie al gran lavoro fatto insieme alle ONLUS per sviluppare un patto educativo con le famiglie».
E c’è di più: il progetto, che in questo terzo anno ha visto coinvolte 5.000 classi e 100.000 bambini, oltre a comprendere interventi e agevolazioni per gli insegnanti (come ad esempio l’attribuzione di crediti formativi) ha previsto anche misure di supporto per le famiglie in difficoltà. Non per nulla, il Centro di Ricerca Tiresia, del Politecnico di Milano, ne ha misurato l’impatto sociale, attestando che non solo contribuisce ad accrescere le competenze dei bambini, ma migliora l’inclusione didattica, anche in caso di disturbi di apprendimento, e in più incrementa la professionalità dei docenti. Nel medio termine, inoltre, impatta sulla diffusione della didattica integrata, rafforza il patto educativo con le famiglie, amplifica la fiducia nel futuro, aumenta benessere e salute.
LA SCUOLA AL CENTRO DELLA VITA (PRESENTE E FUTURA)
Il fulcro dell’Osservatorio Ora di Futuro edizione 2021 è stato introdotto il 12 ottobre al Senato della Repubblica, alla presenza della Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Una delegazione delle classi coinvolte nel progetto ha presentato 10 mozioni per la scuola del futuro, così come la immaginano i bambini. Gli spunti per le mozioni – che propongono fra le altre cose, l’introduzione di prodotti stagionali e a Km 0 per le mense scolastiche, orti didattici, laboratori di riciclo e più aree verdi – sono arrivati da 5000 classi di III, IV e V elementare, le quali hanno realizzato 8.500 elaborati in cui sono state racchiuse tutte le preziose suggestioni della Generazione Alpha (scoprite una selezione nella gallery!).
«Chiedere ai bambini di immaginare la scuola e la classe del futuro è stata una formidabile intuizione», ha commentato a riguardo la presidente Casellati. «Ci ha restituito, infatti, un patrimonio prezioso di idee, suggestioni e proposte. Perché i bambini non sono mai banali e sono in grado di esprimere, anche con un disegno o una vignetta, idee originali e innovative. Sono loro, infatti, che sanno immaginare la scuola di domani».
Una scuola vista come comunità nella quale sentirsi protetti e fare esperienze di relazioni, di emozioni, di apprendimento e di internazionalità. Un luogo di apprendimento e azione, ricco di tecnologie innovative; una scuola immersa nella natura ed ecosostenibile, dove imparare i ritmi della terra e mangiare in modo sano; una scuola ricca di spazi per lo sport e lo svago che possa offrire un ambiente aperto al mondo e protetto; una scuola capace di fare conoscere ai bambini il mondo circostante attraverso viaggi reali ma anche virtuali. Ecco cosa immaginano i bambini in una scuole ideale che guardi concretamente al futuro. Ma non solo: dall’Osservatorio Ora di Futuro è emerso anche un bisogno primario di ascolto, vicinanza e socialità delle famiglie fragili con bambini da 0 a 6 anni. L’isolamento provocato dal lockdown ha infatti creato situazioni di stress, ansia e disagio psicologico nei genitori e nei bambini più vulnerabili. È emersa inoltre la richiesta di affrontare problemi pratici (quali la scarsa connessione ad internet, l’assenza di device) che hanno reso difficile il contatto comunicativo continuo.
L’analisi degli elaborati è stata condotta da un team di pedagogisti guidati da Roberto Benes, coordinatore nazionale di «Ora di Futuro», ed è emerso che i bambini della «Generazione Alpha» sono ottimisti, anche se quest’anno, dopo due anni di grandi cambiamenti sociali dettati dall’emergenza Covid-19, si è osservata una riduzione del loro impegno diretto per il futuro: il 65,9% presenta infatti un approccio ottimista ma con un atteggiamento più passivo rispetto allo scorso anno. Permane una forte attenzione all’ambiente, con elaborati che si focalizzano sull’uso di energia da fonti rinnovabili, riciclo ed edifici sostenibili – il 70% degli elaborati affronta, infatti, tematiche ambientali – fino a immaginare il lavoro del futuro a tutela della natura. Sono numerosissimi gli elaborati nei quali i bambini immaginano di interagire in modo positivo con gli animali, ricercandone la compagnia. Come emerge dall’Osservatorio, inoltre, i bambini immaginano un mondo con tecnologie avveniristiche e robot: il 58% degli elaborati ha rappresentato aule tecnologiche. La Generazione Alpha, infine, è internazionale e vuole conoscere il mondo. È emersa infatti l’esigenza di viaggi di istruzione, anche virtuali, e di apprendere altre lingue.
«Ora di Futuro è un seme che sta crescendo, e mai come oggi dobbiamo innaffiarlo, con impegno e ottimismo», ribadisce Marco Sesana. «Quell’ottimismo che è proprio la caratteristica principale dei nostri bambini».