Harry e Meghan Markle, «una foto della regina Elisabetta all’origine della Megxit»
Era il 3 gennaio 2020 quando sui profili ufficiali di casa Windsor è apparsa una tenera foto di famiglia, con la regina Elisabetta al fianco dei tre eredi diretti alla Corona: il principe Carlo, William di Cambridge e il piccolo George. Un’immagine per salutare l’anno appena cominciato, all’apparenza innocua, ma che – stando alla ricostruzione dell’esperto Andrew Morton – potrebbe aver dato origine alla Megxit.
A dirla tutta, i Sussex erano già volati in Canada da oltre un mese. Ma lo scatto di Sua Maestà, realizzato da Ranald Mackechnie nella sala del trono di Buckingham Palace, potrebbe in effetti essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Il principe Harry e Meghan Markle già sospettavo che l’intera istituzione tramasse contro di loro», scrive l’esperto nella versione aggiornata di «A Hollywood Princess».
«Agli occhi dei duchi, le prove erano evidenti. E quello scatto non faceva che confermare la loro tesi: c’era un accordo tacito, la monarchia sarebbe andata avanti anche senza di loro», si legge ancora in un passaggio del libro riportato dal Mirror. «Avevano la sensazione che a Palazzo, nonostante la popolarità internazionale, fossero considerati figure marginali». Un’idea che ha preso corpo proprio quel gennaio.
«Harry aveva organizzato un incontro per affrontare l’argomento con la sovrana, ma la chiacchierata nipote-nonna è stata posticipata all’ultimo minuto», ricorda Morton. «Il principe ha pensato subito ad una mossa politica, era convinto che la sua famiglia temesse che qualsiasi accordo lui avesse concordato con la regina durante quella conversazione informale, sarebbe poi stato usato in una futura negoziazione».
Realisticamente, è impossibile quantificare se e in che percentuale quella foto dei successori al trono abbia spinto i Sussex a fare un passo indietro dai loro compiti reali. Fatto sta che, calendario alla mano, l’8 gennaio lo hanno annunciato al mondo intero con un comunicato a sorpresa: almeno i tempi, in questa storia, tornano.