«Io sono Babbo Natale»: l’ultimo film con Gigi Proietti
La barba bianca, la giubba rossa e una cantina piena zeppa di giocattoli: l’ultima apparizione di Gigi Proietti sul grande schermo ha le sembianze di Babbo Natale. Il film è Io sono Babbo Natale, è diretto da Edoardo Falcone e arriverà al cinema il 3 novembre, con un mese di anticipo rispetto alle vacanze natalizie, una sorta di regalo anticipato per dare l’ultimo saluto a Proietti, scomparso il 2 novembre del 2020, giorno del suo ottantesimo compleanno. In questa commedia molto leggera e molto divertente interpreta Nicola, un simpatico signore che custodisce gelosamente la sua vera identità, ossia quella del Babbo portadoni che ogni 25 dicembre fa la felicità di milioni di bambini.
https://www.youtube.com/watch?v=YMJQT7FQDBkA smascherarlo, senza farlo apposta, è però, Ettore, interpretato da Marco Giallini, un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata che non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. Almeno fino a quando non si imbatterà in Nicola e deciderà di rivoluzionare la sua vita cercando di carpire i segreti più succulenti sull’essere un Babbo Natale in incognito. Il film, prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment e Rai Cinema, è scritto e diretto da Edoardo Falcone e interpretato, tra gli altri, anche da Barbara Ronchi, Daniele Pecci e Antonio Gerardi.
«Un film che nasce per tutti ‐ grandi e piccini: si diceva un tempo ‐ ma senza essere necessariamente un “family”, almeno nell’accezione più logora del termine. Una volta tanto non c’è il “cattivo” di turno che vuole distruggere il Natale e la “magia delle feste”» ha detto il regista in merito al film prima di specificare di aver scritto i due personaggi principali pensando agli attori che li avrebbero interpretati, ossia Marco Giallini e Gigi Proietti. «Nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero».