Tunisia, la prima volta di una premier donna
Il presidente tunisino Kais Saied ha dato a Najla Bouden l’incarico di formare il nuovo governo. È la prima donna nel paese e la prima nel mondo arabo. Non è una scelta venuta dalle urne. Il precedente premier è stato destituito in luglio ed è stato sospeso il lavoro del Parlamento.
Chi è Najla Bouden? È nata nel 1958 a Qayrawan, città che è sede della più antica moschea del Maghreb e sito Unesco. Ha studiato ingegneria. È docente di Geologia presso la Scuola Nazionale degli Ingegneri di Tunisi ENIT. Ha ricoperto la carica di Direttrice Generale e Capo dell’Unità di Gestione del Progetto di Modernizzazione dell’Istruzione Superiore a sostegno dell’occupazione, PromESSE. È stata Policy Officer presso il Gabinetto del Ministro dell’Istruzione Superiore e della Ricerca Scientifica, Chiheb Bouden , nel 2015.
All’estero è co-presidente del gruppo consultivo mondiale sulla scienza e la tecnologia dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di catastrofi. Ha incarichi alla Banca Mondiale. Ha partecipato a diversi gruppi di lavoro e programmi fra Nord Africa e Medio Oriente.
Sarebbe un governo con un obiettivo indicato chiaramente dal presidente della Repubblica: la lotta alla corruzione. La premier incaricata sul suo account ufficiale di Twitter ha definito un onore l’incarico affidatole e ha aggiunto: «Chiediamo a Dio di avere successo».
«Sono onorata di essere la prima donna a occupare la posizione di primo ministro in Tunisia, lavorerò per un formare un governo coerente che affronti le difficoltà economiche del Paese, combatta la corruzione e risponda alle richieste dei tunisini».
https://twitter.com/NajlaBouden/status/1443173196115677190/photo/2Per l’opposizione è una scelta di facciata visto che il parlamento è ancora sospeso e l’esecutivo sembra avere poteri limitati. La Cancelliera Angela Merkel ha avuto un colloquio telefonico con il presidente tunisino. Per la Merkel è essenziale che la Tunisia torni a essere una democrazia parlamentare attraverso il dialogo con tutti gli attori politici. La Cancelliera ha sottolineato «l’importanza delle conquiste democratiche della Tunisia per la stabilità e il benessere del Paese».