Open House Roma 2021, per scoprire la città più segreta
Torna il prossimo 2 e 3 ottobre, dopo la sosta forzata dello scorso anno, Open House Roma, la manifestazione che apre – letteralmente – le porte di case private, edifici storici e architetture contemporanee della città: sono più di 200, nello specifico, i luoghi che saranno visitabili gratuitamente (ma con prenotazione obbligatoria e dietro presentazione del green pass, che non è tuttavia richiesto per le visite private all’aperto), dalle architetture storiche come la Casa delle Armi di Luigi Moretti al Foro Italico, a quelle modernissime, come la sede di BNL a Tiburtina, dalle case private, come la House of Dust di Antonino Cardillo, al cinema Troisi da poco restaurato.
E poi ancora le visite nei quartieri (dalle ville dei Parioli alla street art del Quadraro, dal quartiere della Vittoria a san Lorenzo), le mostre fotografiche come quella che, alla fondazione Gimema, mostrerà la città al microscopio, quasi come fosse un vero e proprio organismo vivente. Ed è proprio questa l’idea che sta alla base di Open House, come sottolineato da Davide Paterna, direttore di OHR “la città è un sistema organico, un corpo vivo, alimentato da una molteplicità di azioni concorrenti, che si dilata e ritrae, adattandosi ed evolvendosi. Questa edizione di Open House Roma è dedicata alla riconquista degli spazi urbani, delle relazioni interrotte, dei desideri assopiti. Nella scoperta dell’architettura della città eterna l’invito è a meravigliarsi di nuovo, a tornare partecipi di una realtà ancora da rivelarsi”
Riappropriarsi della città dunque, meravigliarsi di quello che si vede ogni giorno, ma che in questo fine settimana siamo invitati a vedere con occhi nuovi o, semplicemente, da una nuova prospettiva, perché la città diventi davvero patrimonio di tutti, come auspica la responsabile del programma Laura Calderoni: “l’impegno che ogni anno ci prendiamo con Open House Roma è ribadire quanto la città sia prima di tutto uno spazio collettivo, di condivisa conoscenza, e lo facciamo non solo celebrandone il patrimonio storico, ma permettendo l’esplorazione della città in divenire, contemporanea. Cerchiamo di costruire una sempre maggiore consapevolezza urbana, stimolando l’esperienza diretta dell’architettura ed incoraggiando i cittadini a reclamare un ruolo centrale nella sua progettazione, nel suo sviluppo e nella sua cura”.
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