Lodovica Comello: «Shhh, ora asciugo io!»
Questo articolo è pubblicato sul numero 38 di Vanity Fair in edicola fino al 21 settembre 2021
Tra le cosiddette «mammine-pancine», tutto entusiasmo e desiderio di abnegazione nei confronti dei bambini, e le «mamme navigate» per cui niente è un problema perché loro ci sono già passate, esiste un altro modo per crescere un figlio. E per raccontarlo. È quello scelto da Lodovica Comello, 31 anni, attrice, conduttrice, influencer da oltre due milioni di follower e madre di Teo, 18 mesi, che dal 15 settembre a grande richiesta torna con L’Asciugona, l’esilarante podcast dei record che, la scorsa edizione, ha totalizzato 5 milioni di visualizzazioni e dato vita all’omonimo libro, L’Asciugona. Cronache di gravidrammi e altalene emozionali (Sperling & Kupfer). Dieci nuove puntate, di pochi minuti ciascuna, per sfogarsi sui piccoli-grandi problemi dell’essere genitori e sfatare i cliché più comuni sulla maternità.
Che l’ironia sia la sua chiave per raccontare la vita da mamma si capisce dal titolo della serie: in milanese un’«asciugona» è una persona logorroica.
«Infatti, io nel podcast parlo, parlo, parlo».
Anche nella vita?
«Solo se ho abbastanza confidenza con chi mi ascolta».
Quindi immagino che suo marito, Tomas Goldschmidt, sia vittima di frequenti «asciugate».
«Tommy e io ci asciughiamo a vicenda. Problemi di lavoro, famigliari, stanchezza: c’è sempre un buon motivo per asciugare».
In questa nuova serie, su che cosa «asciugherà»?
«Su tutto quello che capita nella vita di un bimbo dai 6 ai 18 mesi. Quindi, svezzamento, inserimento al nido, risvegli notturni… Gli argomenti sono tanti, mi aspetto anche qualche critica».
Riguardo?
«Per esempio, su cibo e nanna. Nell’episodio dedicato al dormire parlo di una figura controversa: la consulente del sonno, oggi da tante demonizzata come un’arpia che impone di far piangere il bambino a sfinimento. In realtà, nessuno ti punta una pistola alla tempia: la sleep coach dà dei consigli, sta a te se seguirli o meno. Nell’episodio dedicato allo svezzamento, invece, racconto che, nonostante ci abbia provato, il modernissimo autosvezzamento – cioè quel metodo per cui si lascia che il bambino assaggi tutto ciò che mangiano i genitori tagliato in piccoli pezzi – non faceva per me. Al primo tentativo, poco mancava che Teo si strozzasse con una strisciolina di banana. Ho preso un colpo e sono passata alle pappine tradizionali».
E perché mai dovrebbe essere criticata?
«Perché ci sono mamme con opinioni ferree su come un bambino debba nutrirsi e dormire. Mi diranno che io ho anteposto il mio benessere a quello di Teo. Sarà, ma ognuno ha i propri trascorsi emozionali con cui fare i conti».
Morale, vietato giudicare.
«Soprattutto quando si parla di maternità, l’esperienza che, più di ogni altra, mi ha insegnato che esistono infinite sfumature, infinite possibilità. Noi mamme siamo tutte diverse. E andiamo bene tutte».
Però ci sarà una tipologia di mamma che le risulta meno simpatica.
«Beh sì, quella che, quando le confidi un malessere, anziché solidarizzare, fa di tutto per mostrarsi più felice e in forma che mai. Che poi, se davvero è così felice e in forma, sono contenta per lei. Però è un po’ indelicato ostentarlo mentre io sto per scoppiare in lacrime. In quei momenti vorrei solo qualcuno da asciugare per bene».
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Le (dis)avventure di Lodovica Comello in versione mamma di Teo (nella foto sopra) tornano dal 15 settembre con cadenza settimanale. L’Asciugona 3, prodotto da Dopcast, sarà disponibile ogni mercoledì sui principali canali digitali di distribuzione di podcast (Apple Podcast, Spotify, Google Podcasts eccetera). Mentre la versione video verrà veicolata ogni venerdì attraverso il profilo Instagram di Lodovica.
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