Covid, la variante Delta colpisce sempre più ragazzi e bambini
La variante Delta sta colpendo sempre di più i bambini: nell’ultima settimana, nella fascia 0 – 9 l’incidenza è aumentata e i casi sono arrivati a superare i 50 ogni 100 mila abitanti (un numero che, fino a qualche settimana fa, era sufficiente a fare diventare zona gialla una regione). Anche i ragazzi dai 10 ai 19 anni hanno cominciato ad ammalarsi di più dei ventenni e il doppio dei trentenni e dei quarantenni (che sono coperti dal vaccino).
I dati sono dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, e mostrano che l’incidenza (che arriva a 156 casi tra i 10-19 anni), tra i 20 e i 29 anni si riduce a 146 e nelle fasce 30 – 39 e 40 – 49 anni è decisamente più bassa (79 e 56 casi ogni 100 mila abitanti).
Secondo le attività di contact tracing, il contagio avviene soprattutto (nell’80% dei casi) in famiglia, quando i genitori o i fratelli adolescenti – non vaccinati – portano il virus in casa. Mentre per l’influenza avviene il contrario, per il Covid è documentato che sono proprio gli adulti a veicolare la diffusione. Aumenta anche (ma per fortuna rimane basso) il numero di bambini ricoverati o che finiscono in terapia intensiva: sono soprattutto i più fragili.
«Nell’ultimo mese abbiamo ricoverato 40 bambini positivi, contro i 10 del mese precedente», ha spiegato a Repubblica Alberto Villani, direttore del dipartimento di Emergenza, accettazione e pediatria generale del Bambino Gesù. «Quando arrivano ad aver necessità del ricovero hanno disturbi polmonari, uno scadimento delle condizioni generali, febbre, sensazione di malessere. Alcuni non riescono più a mangiare, ad alimentarsi correttamente».
Proprio per questo motivo in tutte le regioni ai ragazzi dai 12 ai 19 anni è riservata una corsia preferenziale nella campagna vaccinale a cui potranno partecipare senza bisogno della prenotazione. Oggi il 60% degli italiani, 35 milioni di cittadini, è vaccinato: oltre un milione ha meno di 18 anni.
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