«Noi»: la prima foto del remake di «This is us» con Lino Guanciale
I fiori bianchi sulla testa di Rebecca e i baffi spioventi sopra le labbra strette di Pietro sono i primi dettagli che arrivano dal set di Noi, il remake italiano di This is us, la popolare serie della NBC esportata in tutto il mondo, che vedremo su Raiuno nel 2022. In questo rifacimento, prodotto da Cattleya per Rai Fiction e diretto da Luca Ribuoli, già regista di Speravo de morì prima su Sky, la storia originale resta pressoché la stessa, adattandosi, però, al gusto e alla cornice italiana, a una serie di sfumature capaci di fare la differenza. Attraverso un continuo rimando tra il passato e il presente, Noi racconterà un Paese che cambia e una famiglia che cerca di destreggiarsi tra le piccole difficoltà quotidiane cercando di rimanere unita e affiatata.
I protagonisti, così come in This is us, sono Pietro e Rebecca, interpretati rispettivamente da Lino Guanciale, cintura nera delle fiction di Raiuno, e Aurora Ruffino: si conoscono nella Torino degli anni Ottanta, si innamorano, si sposano e accudiscono tre figli, due naturali e uno adottato, dando il via a un viaggio dei sentimenti capace di far sciogliere pure i più cinici. Attraverso la storia dei tre ragazzi, Claudio (Dario Aita), Caterina (Claudia Marsicano) e Daniele (Livio Kone), Noi cercherà di raccontare qualcosa del tessuto sociale italiano, ma anche di problemi fondamentali come il razzismo che, a differenza della serie originale creata da Dan Fogelman, sarà più sottile e meschino, confrontandosi con la diffidenza verso lo straniero che dilaga nel nostro presente.
I Pearson lasciano, così, il posto ai Peirò, mentre la città industriale di Pittsburgh si fa da parte per far brillare la Torino della Fiat, del boom e della crisi. Dietro la serie, scritta da Sandro Petraglia, già dietro al successo de La meglio gioventù, Flaminia Gressi e Michela Straniero, c’è naturalmente l’idea di giocare con una storia riconosciuta in tutto il mondo, ma anche con un’intimità in cui il pubblico italiano potrà facilmente riconoscersi: «La caratteristica di This is Us è la naturalezza, la nostra versione cerca di avere lo stesso passo. Manteniamo la credibilità che gli americani sono riusciti a ottenere, mentre lo sfondo e la società sono diversi: abbiamo cercato di essere molto italiani. Loro hanno 18 episodi per la prima e la seconda stagione, Noi ne prevede 12, c’era materiale in abbondanza. Il punto di partenza è lo stesso: senza la coppia che prende il bambino nero abbandonato, la serie non avrebbe senso», ha spiegato Petraglia a Il Venerdì: le riprese sono in dirittura d’arrivo e, anche se i fan più puri di This is us continuano ad avere diverse riserve in merito (anche la scrittrice Espérance Ripanti si è dimostrata critica verso alcune modifiche dell’adattamento italiano), siamo sicuri che, prima di formulare un giudizio, occorra vedere il risultato finale.