Stelle cadenti, la notte di San Lorenzo e quelle successive per vederle
Si pensava un tempo che fossero le lacrime del Santo, di San Lorenzo. Ora la scienza ha spiegato che è uno sciame meteoritico, ma il fascino delle stelle cadenti resta immutato. Il 10 agosto è il giorno canonico, ma ci sono i giorni successivi per vedere al meglio la pioggia di meteore. Il picco delle Perseidi nel 2021 è nelle notti fra 11 e 13 agosto, secondo la guida all’osservazione fatta dal Virtual Telescope. Al massimo si possono osservare mediamente fino a 100 meteore per ora, a patto di osservare nella seconda parte della notte.
COSA SONO LE STELLE CADENTI
In realtà le stelle cadenti si chiamano Perseidi, perché le si vede vicino alla costellazione di Perseo, e sono meteore. Il fenomeno della caduta è dovuto all’impatto con l’atmosfera delle polveri lasciate dei passaggi della cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862, il cui ultimo passaggio risale al 1992 perché questo astro chiomato periodico ritorna ogni 135 anni circa. Bruciano e lasciano una scia nel cielo.
È stato l’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, nel XIX secolo, a collegare meteore e cometa. Il fenomeno è ciclico, visibile tutti gli anni. I Romani lo interpretavano come una pioggia propizia. Era il dio Priapo a mandarla per fecondare la terra dei campi.
PERCHÉ SAN LORENZO
La tradizione popolare collega il fenomeno astrale al martirio di San Lorenzo, che venne bruciato nel 258, la cui ricorrenza si celebra proprio il 10 agosto. Le lacrime ricordano i carboni ardenti del martirio.
GIOVANNI PASCOLI
La fama della notte di San Lorenzo è stata amplificata anche da una poesia: X agosto di Giovanni Pascoli. Il poeta la compose in memoria del padre Ruggero, assassinato in circostanze misteriose il 10 agosto 1867. L’incipit è questo: «San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l’aria tranquilla arde e cade, perché si gran pianto nel concavo cielo sfavilla».
COME VEDERLE
Non serve il telescopio, basta un punto buio. Per il 2021 le condizioni di osservazione delle Perseidi sono ottime. Le notti di massimo splendore e numero sono quelle fra mercoledì 11, giovedì 12, venerdì 13 ma sono attive già da qualche giorno in un cielo senza interferenze luminose da parte della Luna. Al massimo si possono osservare mediamente fino a 100 meteore per ora.
Va bene a qualsiasi ora, ma nella seconda parte della notte c’è un sensibile aumento dell’attività meteorica poiché all’alba l’osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, è come se vedesse dal parabrezza, anziché dal lunotto posteriore del nostro pianeta. «La Luna è nuova l’8 agosto, proprio a ridosso del massimo di attività», spiega Gianluca Masi del Virtual Telescope, «sicché non intralcerà in nessun modo la visione delle tipiche scie luminose».