Bill Cosby, annullata la condanna per violenza sessuale: è libero
Bill Cosby è un uomo libero. Lo ha stabilito la Corte Suprema della Pennsylvania che ha annullato la condanna a dieci anni di prigione inflitta alla star statunitense nel 2018 per violenza sessuale. Secondo quanto riporta la stampa americana, i giudici avrebbero ribaltato la sentenza dopo aver riconsiderato un accordo fatto dai legali dell’attore nel 2005 con Bruce Castor, il procuratore distrettuale della contea di Montgomery che all’epoca indagava sul caso.
Secondo la ricostruzione, Cosby rilasciò una testimonianza «potenzialmente incriminante» legata alle accuse provenenti da Andrea Constand – la donna che aveva affermato di essere stata drogata e aggredita – in cambio di una garanzia a non procedere. «È stato negato un giusto processo», scrivono i giudici nelle 79 pagine di spiegazione. «In virtù di quell’accordo, quindi, va rilasciato e ogni futuro procedimento riguardante queste particolari accuse va vietato».
https://twitter.com/BillCosby/status/1410359498162769926Sì, perché nel 2015 – a pochi giorni dalla prescrizione – il successore del procuratore Castor riaprì il caso e Cosby si beccò la condanna poiché i suoi avvocati non riuscirono a provare l’esistenza dell’accordo. Non è chiaro come abbiano fatto stavolta a ottenere la riconsiderazione di quel patto, fatto sta che l’ex «Papà d’America» – che stava scontando il terzo anno di carcere – è rientrato a casa e sui suoi profili social ha espresso tutta la sua felicità.
«Ho sempre sostenuto la mia innocenza», ha scritto l’attore 83enne, che di recente si era rifiutato di frequentare un programma di recupero per molestatori sessuali visto che non riconosceva le sue colpe. «Grazie a tutti i miei fan, supporter e amici che mi sono stati vicini durante questo calvario. Un ringraziamento speciale alla Corte Suprema per aver difeso lo Stato di diritto». Alla gioia di Cosby, però, ha fatto da contraltare una tempesta di indignazione.
«La sentenza è uno schiaffo al MeToo e a chi ha trovato la forza di denunciare Cosby», ha detto Lisa Bloom, avvocato di tre accusatrici (Constand era stata l’unica ad ottenere il rinvio a giudizio, ndr), evidenziando come l’attore sia stato scarcerato per un «vizio procedurale», che «non lo solleva dalla responsabilità morale». «Ciò che abbiamo fatto per aiutare le donne è stato sotterrato da un cavillo giuridico», ha aggiunto Victoria Valentino, altra accusatrice.
Insomma, lo storico attore de «I Robinson» è tornato a casa. Ma il vento della polemica soffia ancora forte.