Le Nazioni Unite per i diritti umani: «Scuse e risarcimenti contro il razzismo»
Bisogna chiedere scusa. Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani chiede un’azione globale che comprenda anche risarcimenti per fare ammenda, chiedere scusa per il razzismo alle persone di discendenza africana. Un nuovo report dell’agenzia Onu chiede una riforma del sistema educativo e scuse per combattere le discriminazioni che ancora esistono.
In uno studio iniziato dopo l’omicidio di George Floyd, punti di svolta nella lotta al razzismo, l’ingiustizia razziale è apparsa evidente non solo negli Usa, ma anche in altri 60 stati compresi il Regno Unito, il Belgio, la Francia, il Canada, il Brasile e la Colombia.
L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha chiesto a tutti gli stati di «smettere di negare il razzismo e di cominciare a smantellarlo ascoltando le voci delle persone di discendenza africana».
Nel report è confermata la presenza di un uso sistematico ed eccessivo della profilazione della polizia in base all’etnia in Nord America, ma anche in Europa e in America Latina. La percentuale di popolazione afroamericana nelle carceri statunitensi è del 32,9 per cento ed è molto più alta rispetto al totale degli afroamericani negli Usa, il 12,3 per cento. È del 5,8% più alta la probabilità che gli uomini afroamericani finiscano in prigione rispetto ai bianchi. Per i ragazzi fra i 18 e 19 anni la probabilità sale al 12,7.
Secondo il rapporto il problema è più ampio negli stati in cui la tratta degli schiavi dall’Africa è stata più forte e duratura. Per raggiungere la parità e la giustizia sociale bisogna guardare anche a quel passato. «Bisogna fare ammenda per secoli di violenze e discriminazioni…con formali riconoscimenti degli errori e scuse in un processo che includa un racconto veritiero e risarcimenti in varie forme».
Il movimento Black Lives Matter dovrebbe avere «fondi, sostegno e riconoscimenti pubblici». Per Michelle Bachelet i risarcimenti dovrebbero finanziari, ma non solo. Dovrebbero fornire garanzie nel prevenire future ingiustizie. «È necessario pensare a nuove leggi e riformare il sistema della giustizia che ha prodotto queste disparità».