«Storm Boy», storia di un bambino che amava i pellicani
L’uno è la versione bambina dell’uomo adulto. L’altro la sua immagine presente. Finn Little, piccolo attore esordiente, e Geoffrey Rush sono stati scelti per interpretare, al cinema, una stessa parte: quella di un ragazzino divenuto padre. Michael Kingley, potente uomo d’affari, è stato un tempo un bambino sensibile, dolce. Dotato di un amore premuroso nei confronti del mondo animale. Ancor piccolo, si è fatto carico del salvataggio, poi dell’accudimento di un pellicano rimasto orfano. E sono le immagini di quel momento, i ricordi del passato a farsi strada nella dimensione dell’ora, costringendo un Kingley ormai anziano a riprendere contatto con una parte recondita di sé.
Kingley, il volto cangiante di Geoffrey Rush e Finn Little, capirà attraverso la rievocazione della propria storia personale quando Mr. Percival, il pellicano allevato con affetto quasi materno, ne abbia influenzato la crescita, lo sviluppo. E, nella pellicola tratta dallo scritto di Colin Thiele, Storm Boy, trasformerà la propria consapevolezza in un’epifania ormai matura, sviluppando una coscienza risolutiva sul futuro della sua famiglia e, insieme, dell’ambiente circostante.
Storm Boy – Il ragazzo che sapeva volare, che nei cinema italiani farà capolino il 24 giugno, è un racconto di formazione, senza tempo né età. Adattamento di un libro scritto nel 1964, ripercorre la storia (fittizia) di un ragazzino, del suo territorio, l’Australia. Ma di quel particolare non fa un limite, qualcosa che nasca e muoia nel suo pezzo di mondo. Storm Boy è l’universalità di sentimenti che non conoscono confini. È empatia, rispetto: una storia senza scadenza, di cui in alto vi mostriamo una clip in esclusiva.