William e Kate Middleton, «le insicurezze sul futuro» (e le fughe in Cornovaglia)
«Non mi sento affatto in trappola». Il principe William, alla fine di marzo, ha smentito categoricamente l’affermazione del fratello Harry, che nell’intervista bomba a Oprah Winfrey aveva cercato di motivare la sua «fuga» in America evidenziando i vincoli imposti dalla vita a Palazzo. Per l’erede al trono, però, le insidie non nascono certo dai protocolli e dalle limitazioni, bensì dalla responsabilità insita nel suo futuro ruolo.
«Fin da bambino, William è stato istruito per diventare re, ha sempre saputo cosa ci si aspetta da lui quando sarà incoronato», ha rivelato un insider di corte a US Weekly. «Ma nonostante abbia ben chiara l’importanza della sua figura all’interno della monarchia, resta un essere umano e ha un po’ di fisiologica insicurezza. Ci sono momenti in cui lui e la moglie, Kate Middleton, vorrebbero sparire, così si rifugiano in Cornovaglia».
Scappano pochi giorni, «per ricaricare le batterie», ha precisato la fonte. «D’altronde, rispetto al fratello, William ha sempre gestito con più disinvoltura la sua figura pubblica». È consapevole che – prima o poi – toccherà a lui, ma per ora cerca di pensarci il meno possibile: «Di sicuro non sto fermo in attesa di diventare re o sperando che accada», ha spiegato alla BBC, anche perché significherebbe aver perso membri della famiglia.
Va detto che sostituire un’icona globale come la regina Elisabetta sarà un compito tutt’altro che semplice. Prima di William, toccherà comunque a papà Carlo, che ha in mente di modernizzare la monarchia puntando su tre elementi principali: snellimento delle cariche, trasparenza finanziaria e attenzione all’ambiente. Molti sudditi, però, vorrebbero che la corona passasse direttamente al figlio, ritenuto più idoneo al trono.
Tra Megxit e scandali vari, alcuni considerano i Cambridge gli unici in grado di «salvare» casa Windsor in questo momento delicato. Le aspettative, quindi, sono molto alte: qualche tentennamento è assolutamente comprensibile.