Alessandro Cattelan: il futuro tra Rai (con Sanremo?) e Netflix?
Ormai è ufficiale: Alessandro Cattelan sbarca in Rai. L’indiscrezione, lanciata da Dagospia durante la settimana di Sanremo, ha trovato conferma proprio nella cornice festivaliera anche se, al momento, sembra che il progetto che vedrà Cattelan protagonista non sarà legato all’Ariston. Nel corso della terza conferenza stampa al Casinò, infatti, è stato il direttore di Raiuno Stefano Coletta a spiegare che in ballo c’è un’idea su una prima serata svincolata da Sanremo: «Nessuna considerazione riguardo il Festival di Sanremo per Cattelan. Stiamo ragionando su un possibile evento, ma mai parlato di Sanremo. Sui volti della tv generalista, penso che il ringiovanimento delle facce e dei linguaggi debbano arrivare gradualmente» ha detto Coletta spegnendo il fuoco ancora prima che divampasse.
È TvBlog a dirci, invece, qualcosa di più su quello che farà: si tratta di un programma che dovrebbe partire su Raiuno nel mese di maggio e che avrebbe come titolo provvisorio Da grande, due serate di serate di grande intrattenimento dedicate agli over 40 entrati nell’età della consapevolezza, quella in cui, appunto, si diventa «grandi». In attesa di avere notizie più dettagliate sul progetto, è Leggo a rincarare la dose a spiegare che Cattelan, oltre che con la Rai, sarebbe in trattative anche con Netflix per la realizzazione di una serie tv in cui sarebbe coinvolta anche Fremantle, la casa di produzione che con il conduttore aveva già lavorato a X Factor e a E poi c’è Cattelan su Sky.
L’idea di una serie tv a Cattelan era venuta in mente diversi anni fa ma, per un motivo o per l’altro, non è stata (ancora) realizzata. Resta che al momento, Alessandro abbia scelto di non confermare e di non smentire le voci sui suoi prossimi progetti: dopo aver condotto X Factor per 10 anni, dal 2011 al 2020, ed essersi fatto prima «le ossa» a Viva (poi diventano All Music ed Mtv) e in Rai, voluto da Simona Ventura a Quelli che il calcio, per lui si tratterebbe dell’ennesima conferma e della volontà di mostrare la versatilità del suo talento a 360 gradi.