Nuova Zelanda, assorbenti gratis contro la povertà mestruale. Cosa fanno gli altri paesi?
Assorbenti gratis per tutte le studentesse in Nuova Zelanda. Il governo di Jacinda Ardern ha stanziato 25 milioni di dollari neozelandesi per distribuire, da giugno 2021, gratuitamente in tutte le scuole gli assorbenti e altri prodotti per l’igiene mestruale.
L’obiettivo è combattere la povertà mestruale. La premier Ardern ha citato una statistica secondo cui una studentessa su dodici è costretta a saltare giorni di scuola perché non ha i fondi per acquistare assorbenti e medicinali per i dolori mestruali. Numeri in aumento durante il periodo del Covid.
Il programma vuole migliorare la vita delle studentesse ed evitare che sia colpita la loro possibilità di frequenza scolastica. «Le giovani non dovrebbero perdere la loro istruzione a causa di qualcosa che costituisce la normalità della vita di metà della popolazione».
Finora l’unico paese al mondo a rendere gratuiti tamponi e assorbenti per il ciclo mestruale è stata la Scozia. Da novembre 2020 è arrivo il Period Products Bill, primo provvedimento normativo al mondo che garantisce la fornitura gratis e universale alle donne degli assorbenti e di tutti i prodotti di base necessari nel periodo delle mestruazioni, è legge in Scozia.
Gli assorbenti dovranno essere messi a disposizione sia dalle autorità locali, sia dai responsabili di scuole ed istituzioni educative in giro per le varie contee del territorio più settentrionale del Regno Unito grazie a fonti per 9,2 milioni di sterline l’anno. La Scozia aveva già preso un provvedimento per renderli gratuiti per le studentesse.
Nel resto del Regno Unito, dove il 10% delle ragazze di età compresa tra i 14 e i 21 anni non può permettersi gli assorbenti, attualmente la tampon tax è al 5%, comunque più bassa di quella italiana che tassa al 22%, come i beni di lusso, gli assorbenti. Soltanto quelli compostabili e biodegradabili, i più costosi e difficili da trovare, hanno l’Iva al 5% dopo una lunga battaglia di associazioni e parlamentari.
Esiste fin dal 2006 una direttiva europea che consente ai Paesi membri di ridurre l’Iva su questi beni. Non tutti però l’hanno adottata. Francia, Belgio, Olanda e Portogallo hanno tasse fra il 5 e il 7%, vanno verso il 10% Polonia, Estonia, Slovenia, Slovacchia, Austria, e Spagna. La Germania ha diminuito la tassazione l’anno scorso. Più alti dell’Italia i costi in Svezia e Danimarca. Già dal 2015 il Canada ha eliminato la tassa sugli assorbenti e anche sulle coppette mestruali. In Australia sono tassati come beni di prima necessità.