Corsa agli Oscar 2021, l’Italia punta su Laura Pausini
La speranza che l’Italia concorresse ai prossimi Oscar nella categoria miglior film internazionale si è infranta al momento dell’annuncio della shortlist dei candidati, quando Notturno di Gianfranco Rosi, il documentario presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, non è stato selezionato nella «short list» dell’Academy. Il film, che al Lido è tornato a casa a bocca asciutta, è presente, però, nella categoria di miglior documentario, per cui sono stati indicati altri 14 titoli che saranno poi ridotti a 5 per la nomination ufficiale. Al di là della polemica sulla scelta di proporre un documentario per rappresentare il nostro Paese agli Oscar, l’Italia si fa sentire con altri titoli e con altre categorie, prima fra tutte quella per la migliore colonna sonora e la migliore canzone originale.
https://www.youtube.com/watch?v=imjSm7FNmwEA concorrere è, infatti, Io sì (Seen) scritta da Laura Pausini e Niccolò Agliardi con Diane Warren per La vita davanti a sé di Edoardo Ponti, il film prodotto da Netflix che ha riportato sullo schermo Sophia Loren dopo quasi dieci anni di assenza ma che, a sorpresa, non ha avuto nomination né ai Golden Globe né ai SAG Awards (che, però, hanno riconosciuto tra le rivelazioni la performance del piccolo Ibrahima Gueye, alla sua prima esperienza sullo schermo). La canzone della Pausini dovrà vedersela con avversari temibili come Hear My Voice (dal film Il processo ai Chicago 7) e Speak Now (da Quella notte a Miami…), ma le speranze che possa arrivare almeno in cinquina sono tutto fuorché basse. Le candidature estratte dalla shortlist saranno annunciate il 15 marzo mentre le statuette saranno consegnate il 25 aprile, in ritardo di quasi due mesi rispetto agli anni scorsi per via dell’emergenza Covid e della volontà, da parte dell’Academy, di realizzare un evento in presenza senza l’ausilio dei collegamenti video che avevano già troneggiato agli Emmy Awards.
Insieme alla speranza che il documentario di Rosi, girato per tre anni lungo il confine tra Siria, Libano, Iraq e Kurdistan, possa spuntarla per il documentario, l’Italia batte ancora in categorie tecniche come miglior make-up e acconciatura, dove il Pinocchio di Matteo Garrone cerca di farsi valere, e come miglior cortometraggio documentario con Cosa farebbe Sophia Loren di Ross Kauffman, con Sophia Loren ed Edoardo Ponti. È curioso, invece, come un pezzo del nostro Paese si faccia sentire anche altrove: nelle preselezioni per il miglior film internazionale, infatti, gareggia la Francia con il film Due, diretto, però, da un regista italiano, Filippo Meneghetti. La speranza è che il titolo possa arrivare in cinquina e, magari, vincere il premio: una vittoria per la Francia, ma anche un po’ per noi.
Ecco la shortilist per la categoria di miglior film internazionale degli Oscar 2021:
Un altro giro (Danimarca) – Thomas Vinterberg
Better Days (Hong Kong) – Derek Tsang
Charlatan (Repubblica Ceca) – Agnieszka Holland
Collective (Romania) – Alexander Nanau
Cari compagni! (Russia) – Andrey Konchalovsky
I’m No Longer Here (Messico) – Fernando Frias
Hope (Norvegia) – Maria Sødahl
La Llorona (Guatemala) – Jayro Bustamante
The Mole Agent (Cile) – Maite Alberdi
Night of the Kings (Costa d’Avorio) – Philippe Lacôte
Quo Vadis, Aida? (Bosnia Erzegovina) – Jasmila Žbanić
Sun Children (Iran) – Majid Majidi
Due (Francia) – Filippo Meneghetti
A Sun (Taiwan) – Chung Mong-hong
The Man Who Sold His Skin (Tunisia) – Kaouther Ben Hania