Gwyneth Paltrow e il coronavirus: «Le difficoltà di mio figlio durante il lockdown»
In che modo – e con quale forza – la pandemia di coronavirus ha impattato sulla crescita degli adolescenti? Un tema che è al centro del dibattito sociale da mesi e di cui ha parlato pure Gwyneth Paltrow, raccontando la sua esperienza diretta: «Mio figlio Moses ha 14 anni e in casa è quello che ha sofferto maggiormente il lockdown», ha rivelato l’attrice americana durante un’intervista con Jimmy Kimmel.
«È uno skateboarder, quindi potrebbe fare un sacco di cose da solo, tipo esercitarsi all’aperto», ha aggiunto Gwyneth. «Il problema, come sapranno tutti i genitori, è che a quell’età stai attraversando una fase di intenso sviluppo: a settembre avrebbe anche cominciato l’High School. Vedo la differenza con la primogenita, Apple, che seppur abbia solo due anni in più, conosce maggiormente se stessa».
«O meglio, ha già un gruppo di amicizie stabili, mentre Moses credo abbia sofferto anche su livello di socialità», precisa la star di Hollywood. Che si complimenta comunque con i ragazzi di tutto il mondo per come hanno reagito a questo terribile periodo storico: «Hanno affrontato la situazione, sono rimasta stupita dal loro spirito di adattamento. Tanto di cappello, sono stati davvero fantastici».
Gwyneth, sollecitata da Jimmy, è poi tornata con la mente a quando aveva 14 anni: «Ho amato la mia adolescenza, nonostante fossi una ragazza terribile. Ricordo gli scherzi telefonici che facevo, così ho affinato la recitazione», se la ride. «Poi una festa che organizzai quando i miei genitori erano fuori città: la mattina mi scoprirono perché un mio amico aveva lasciato alcune birre dentro la doccia».
L’importanza dello stare insieme, appunto. Che adesso, agli adolescenti (e non solo) manca.