Chi è lo Sciamano di QAnon che ha guidato l’assalto al Congresso Usa
La definizione è improbabile quanto il personaggio. A guidare l’assalto nell’aula del Senato statunitense sarebbe stato lo «Sciamano di QAnon». Le sue immagini hanno fatto il giro del mondo. È l’uomo con il copricapo di pelo con le corna, una pelle di bisonte più che un travestimento da vichingo, che è arrivato fino agli scranni del Campidoglio. A torso nudo con la bandiera dipinta sulla faccia ha guidato il gruppo che è entrato nelle stanze parlamentari. Nelle foto ha una bandiera in una mano e il megafono nell’altra.
Il suo vero nome è Jake Angeli, chiaramente di origine italoamericana, vive a Phoenix e ha 32 anni. Velleità artistiche nel suo passato, con l’ambizione di fare l’attore, da mesi è uno dei personaggi meglio riconoscibili delle proteste a favore di Donald Trump.
Ha già manifestato in Arizona, uno degli stati in cui, secondo il presidente uscente, l’elezione sarebbe stata rubata. A inizio novembre aveva partecipato alle manifestazioni di Maricopa insieme al complottista Alex Jones e a fine mese aveva pubblicato le sue foto durante una finta udienza tenuta da Rudolph Giuliani.
Angeli segue le teorie del complotto secondo cui il mondo è governato da una rete segreta di pedofili nemici di Trump che ha l’obiettivo di scardinare l’ordine attuale. Il gruppo di cui fa parte il cosiddetto sciamato è QAnon.
Non è il solo a sostenere il presidente uscente. A Washington ieri, ma nei giorni e mesi scorsi anche nel resto del paese, ci sono gruppi diversi a manifestare per Trump: oltre ai complottisti ci sono i suprematisti bianchi, come i Proud Boys e i Boogaloo.
I Proud Boys sono quelli che Trump ha chiamato «patrioti» e che da tempo sono pronti alla chiamata del presidente. Sono guidati da Enrique Tarrio, 36enne di origini cubane di Miami, arrestato lunedì a Washington. Aveva munizioni pesanti illegali. Come gli altri utilizza Parler, un social che raccoglie quanti sono stati banditi dagli altri, in particolare gruppi di estrema destra. Qui è stata organizzata la marcia di ieri con indicazioni per superare gli sbarramenti di polizia. Alla marcia «Save America» hanno partecipato almeno 3000 persone. L’ha organizzata la figlia di una dei fondatori dei Tea Party, Kylie Jane Kremer, che guida l’associazione «Women for America First».