La regina Elisabetta e la prima udienza diplomatica virtuale (in 68 anni di regno)
Novantacinque anni suonati, di cui oltre sessantotto seduta sul trono. Eppure, la regina Elisabetta continua a sperimentare nuove esperienze, inediti assoluti nella sua lunghissima vita da sovrana. Nelle ultime ore, ad esempio, ha partecipato alla sua prima udienza diplomatica virtuale, ossia ha esordito in collegamento video davanti a tre ambasciatori: lei al castello di Windsor, loro a Buckingham Palace.
«Abbiamo considerato un ventaglio di possibilità in linea con le attuali norme governative anti-contagio», ha riferito a Hello! una portavoce di corte. «Su consiglio anche dei medici, Sua Maestà per adesso prenderà parte solo virtualmente a questo tipo di incontri. Abbiamo comunque cercato di mantenere alcuni aspetti cerimoniali, d’altronde le udienze diplomatiche sono da sempre compito della regina».
Sophie Katsarava, ambasciatrice della Georgia, Gil da Costa, ambasciatore di Timor Est, Ferenc Kumin, ambasciatore d’Ungheria, e sua moglie Viktoria sono quindi stati chiamati nella residenza londinese di Elisabetta, ma nella storica Equerry’s Room hanno trovato solo un monitor con una web cam. Pochi istanti di attesa ed è apparsa la sovrana, alla quale non si nega – neppure da remoto – il classico inchino.
Lilibet – in abito chiaro con spilla di zaffiri – ha mostrato una discreta dimestichezza con il mezzo. D’altronde sono ormai parecchi mesi che, causa coronavirus, prende parte a incontri virtuali di vario genere, privati e istituzionali. Un mezzo che durante le vacanze di Natale le sarà di fondamentale aiuto considerato che non potrà organizzare la tradizionale riunione della royal family a Sandringham.
Da lì – dalla Oak Room di Windsor – farà gli auguri virtuali a quasi tutti i membri della famiglia, salvo i pochissimi che siederanno al suo fianco. Anche questa sarà senza dubbio una novità assoluta per la regina dei record.