Ecco come Sam Smith ha scoperto la propria identità di genere
«Non ci si identifica in un genere. Tu sei solo tu, sei una creazione speciale. Così la vedo io». Con queste bellissime parole, circa un annetto fa, Sam Smith annunciava al mondo la propria identità non binaria dicendo semplicemente di non «sentirsi né maschio, né femmina», ma di «galleggiare in qualche punto in mezzo».
All’epoca, mi piacque molto la naturalezza con cui aveva deciso di affrontare l’argomento, parlando soprattutto del percorso di psicoanalisi intrapreso e di come, per lungo tempo, il non riuscire a comprendere la sua identità sia stato motivo e fonte di alcuni problemi di salute menale, come la depressione. Ma ora che il peggio sembra essere alle spalle, Sam Smith, in un video registrato per Vogue, ha voluto aggiungere altri dettagli e raccontare il suo percorso, cercando anche di essere d’aiuto a chi sta ancora provando a capire se stesso.
https://youtu.be/g99x3ufvOag«Ho iniziato a farmi domande sul mio genere – ha spiegato – quando avevo circa 14 o 15 anni. Ho sentito l’esigenza di voler iniziare a esprimermi come volevo e l’ho fatto attraverso il trucco». Infatti, per il cantante di Fire on fire, il make up è stato terapeutico per scoprire la propria personalità e farlo sentire a proprio agio.
Ovviamente non è stato facile aver a che fare con tutte queste nuove emozioni non è stato affatto facile, ma ad aiutarlo è stata Lady Gaga e la sua musica. Sì, sì avete letto bene: per Sam, la nostra Gaga e il suo album di debutto, The fame, sono stati una vera e propria epifania: «Mi ha permesso di essere completamente me stesso e di essere orgoglioso della mia identità queer. Ero completamente ossessionato dalla sua musica perché mi sentivo protetto e accettato».
https://twitter.com/ladygaganownet/status/1321272847629770753Una sensazione, come ha raccontato, che gli ha permesso di fronteggiare i bulli e di imparare a essere orgoglioso di sé stesso. Sappiamo tutti quanto la musica sia potente ed espressiva, ma in questo caso il merito è tutto di Gaga che ha sempre fatto della libertà di espressione uno dei suoi marchi di fabbrica.
Ora Sam Smith è a proprio agio con la sua identità ed è un fiero ambasciatore della “queerness”, nella speranza di rappresentare per qualcuno dei suoi fan quello che Lady Gaga è stata per lui. Compito non facile, ma direi che se la sta cavando piuttosto bene.