Ultimo dibattito Trump-Biden, per ora vince la moderatrice Kristen Welker
Mentre aspettiamo di sapere chi ha vinto l’ultimo dibattito tra i due candidati a Presidente Usa, un vincitore c’è già: Kristen Welker. La moderatrice della Nbc, seconda giornalista nera della storia a dirigere un dibattito presidenziale americano, ha contenuto Donald Trump e gestito Biden, in maniera eccellente, senza far perdere mai il ritmo al confronto.
https://twitter.com/LarrySabato/status/1319468066976239623La giornalista ha gestito con sicurezza gli interventi, e non era affatto facile, dando sempre la possibilità agli sfidanti di ribattere o rilanciare, ma impedendo di sforare. Ma soprattutto, calando un asso incredibile sul tavolo, con il quale ha spiazzato tutti: il tema razziale all’interno delle famiglie afroamericane, cioè come i genitori affrontano il tema razziale con i figli.
E se la domanda alla vigilia del secondo e ultimo faccia a faccia prima dell’Election Day, era stata: la giornalista si sarebbe fatta intimidire? Non è successo.
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La lotta al Covid, gli affari del figlio di Biden, i rapporti con la Cina, le politiche migratorie, le tasse. Il dibattito andato in scena a Nashville, è stato ricco di spunti.
Primo scontro, inevitabilmente, sulla gestione della pandemia: «Ve lo dico con l’esperienza personale, ero in ospedale, e ora sono immune. Il vaccino arriverà nel giro di settimane e sarà distribuito dai militari. Il coronavirus è un problema mondiale, ma stiamo svoltando l’angolo», ha rassicurato Trump, che ha ribadito come il coronavirus sia «colpa della Cina», ha attaccato i lockdown messi in atto dai governatori democratici e scandito che «non possiamo chiudere la nazione, dobbiamo convivere con il virus».
Secca la risposta di Biden: il tycoon «non ha un piano chiaro» per combattere la pandemia, che negli Usa ha fatto più di 223.000 morti. Ed è di Trump, secondo Biden, «tutto il peso della responsabilità di questo bilancio. Porrò fine a tutto questo», ha promesso, bollando come “tragico” il lavoro del presidente. «Anche oggi pensa che abbiamo il controllo – ha incalzato – Stiamo per perdere altre 200.000 persone». Per poi aggiungere «con il coronavirus non si convive: si muore e chi nessuno responsabile di tante morti dovrebbe restare presidente».
Altro tema caldo, come previsto alla vigilia, il caso delle mail di Hunter Biden, figlio del candidato democratico: Trump chiede a Biden di «rispondere alle gravi accuse che stanno emergendo» e lo sfidante, sulla difensiva, replica: «Mio figlio non ha guadagnato soldi con la Cin». Per poi contrattaccare sulle dichiarazioni dei redditi non presentate da Trump, che ha replicato: «Divulgherò la mia mia dichiarazione dei redditi. Voglio divulgarla… ho pagato in anticipo decine di milioni di dollari».
E ancora, botta e risposta sulla sanità: Trump cita le idee di Sanders come esempio negativo di riforma, Biden riprende la parola e sottolinea: «Questa gente io l’ho battuta, ci sono io qui…». Lo stesso ex vicepresidente ha lanciato la “BidenCare”, ovvero una rivisitazione dell’Obamacare ma che mantiene un’opzione pubblica per la copertura sanitaria. Obamacare che invece Trump vuole azzerare salvaguardando solo le condizioni preesisenti.
C’è spazio anche per un duello sulla Corea del Nord, per uno scambio acceso sull’immigrazione, con Biden che promette un percorso per la cittadinanza agli immigrati clandestini e ai dreamers, mentre Trump respinge le accuse di razzismo, accostandosi addirittura a Lincoln.
Verso la fine, alle 21:21 ora di Nashville, Biden commette lo stesso grave errore di George H.W Bush nel 1992 durante il dibattito con Bill Clinton e Ross Perot: ha guardato l’orologio. Un gesto letto come un segno di impazienza o di difficoltà che vale più di una risposta sbagliata e che potrebbe diventare l’immagine simbolo del dibattito.