«La Casa di Carta»: al via le riprese dell’ultimo atto. Ma come sarà?
Una maschera deposta, sporca e sgualcita, abbandonata su un fazzoletto di terra. È questa l’immagine che Netflix sceglie per presentare la quinta e ultima parte de La Casa di Carta, la popolare serie tv creata da Alex Pina le cui riprese inizieranno il 3 agosto in Spagna, Danimarca e Portogallo. «Abbiamo pensato da più di un anno a come far sciogliere la banda, mettere il professore alle corde e portare alcuni personaggi in situazioni irreversibili», spiega lo stesso produttore esecutivo.
«Il risultato è la Parte 5 di La Casa di Carta. La battaglia raggiunge i livelli più estremi e selvaggi, ma la stagione è quella più eccitante ed epica di sempre». I colpi di scena, dopotutto, sono sempre stati all’ordine del giorno per i fan della serie che, in questi anni, si sono aspettati più o meno di tutto. Il problema ha cominciato a diventare evidente proprio quando la trama ha assunto connotati sempre più fantasiosi e inverosimili, lontanissimi dalla realtà. In questo, la quarta stagione ha rappresentato, sì, la consolazione di avere qualcosa di nuovo da guardare durante il lockdown, ma anche il dubbio che La Casa di Carta si sarebbe benissimo potuta interrompere prima di arrivare a quel punto irreversibile di sviluppo.
A questo punto, però, la curiosità è tutta per il gran finale: capire, infatti, come gli showrunner e i registi decideranno di concludere la serie, la più vista non in lingua inglese di Netflix, è la priorità per tutti coloro che si sono appassionati al colpo alla Zecca di Stato fin dall’inizio. Insieme al cast al completo, da Úrsula Coberó (Tokyo) ad Álvaro Morte (Il Professore) , da Itziar Ituño (Lisbona) a Pedro Alonso (Berlíno), a rendere tutto più interessante saranno anche due new entry: Miguel Ángel Silvestre, già protagonista di Sense 8, e Patrick Criado (La gran familia española, Vivere senza permesso). Come si scioglierà il colpo e come la banda del Professore ne uscirà è, però, il punto sul quale tutti si interrogano.