Stato di emergenza fino al 15 ottobre, cosa cambia?
Il Governo vara oggi in Consiglio dei ministri la proroga fino al 15 ottobre dello stato d’emergenza del rischio sanitario connesso all’infezione da coronavirus. Era stato dichiarato il 31 gennaio e scadrebbe venerdì 31 luglio. La proroga per il premier Conte è «inevitabile perché il virus circola ancora», le opposizioni protestano. Cosa comporta?
Con la proroga il Governo mantiene i poteri speciali che ha utilizzato nei mesi dell’emergenza a partire da quello che permette l’istituzione di zone rosse per passare allo smart working. E molto altro.
SMART WORKING
Con il decreto del 25 febbraio è stato consentito di adottare lo smart working senza necessità degli accordi individuali previsti dalla legge nelle sei regioni più colpite dal Covid-19. Dal primo marzo è possibile farlo su tutto il territorio nazionale. Ora la scadenza di questa possibilità passa al 15 ottobre per i lavoratori di pubblico e privato. Il decreto Rilancio ha poi riconosciuto il diritto allo smart working ai lavoratori con figli minori di 14 anni. Alcune aziende hanno già stabilito di consentire il lavoro da casa fino alla fine dell’anno indipendentemente dall’andamento del contagio.
PENSIONI
Rimane il pagamento anticipato delle pensioni per garantire l’accesso scaglionato negli uffici postali. La finestra prevista per la riscossione anticipata di agosto è dal 27 al 31 luglio con la divisione in ordine alfabetico.
BLOCCO VOLI E MIGRANTI
Lo stato d’emergenza permette il blocco dei collegamenti per il collegamento da e per Paesi a rischio per la pandemia da Covid-19. Non vale solo per i voli aerei, ma anche per i treni e gli altri mezzi di trasporto. Potranno anche essere sottoposti a tamponi gli stranieri che entrano in Italia a bordo dei pullman.
La lista dei Paesi non collegati all’Italia comprende Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. C’è l’obbligo di quarantena per chi arriva da Romania e Bulgaria.
Con la proroga resta possibile il noleggio di navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti. Tutto con iter più rapidi.
SCUOLA
La stessa rapidità con lo stato d’emergenza si può applicare alle misure straordinarie per la riapertura della scuola. Sono soprattutto acquisti: mascherine, test sierologici, che dovrebbero essere fatti a campione, banchi, guanti e dispenser per il disinfettante. Tutto con procedure semplificate. I poteri speciali servono anche per stabilire le regole per lo svolgimento delle lezioni: distanza dei banchi, obbligo di quarantena, misurazione della febbre.
ZONE ROSSE E SANITÀ
Lo stato d’emergenza garantisce l’attivazione del sistema Gros che è la centrale operativa remota di soccorso sanitario per cui in mancanza di posti letto in una regione, si trova in un’altra. Come successo nei mesi passati rimane la possibilità di istituire zone rosse per la gestione dei focolai.
STADI E CONCERTI
Gli eventi con pubblico ripartiranno con regole stabilite in base al monitoraggio settimanale sull’indice di contagio, compilato sulla base della curva epidemica e di 21 indicatori dalle Regioni. Lo stato d’emergenza prevede la possibilità di modificare alcune norme in tempi rapidi per le elezioni e gli ingressi negli impianti sportivi e nelle aree per gli spettacoli. Tutto con le mascherine e il distanziamento.