Gli anziani riproducono le copertine più rock e tengono lontano il Covid
Forse nessuno più degli anziani ha sofferto tanto l’isolamento forzato causato dalla quarantena per cercare di arginare il virus. Non solo per la consapevolezza di essere i più colpiti e più gravemente, ma anche, per chi si è ritrovato nelle case di riposo, per la solitudine visto il divieto di poter vedere la propria famiglia per lungo tempo.
Ma gli ospiti della casa di riposo Edgware, a Nord di Londra, hanno trovato un modo davvero creativo (e impegnativo) per passare il tempo e affrontare al meglio le lunghe giornate di lockdown: riprodurre le copertine dei dischi più famosi e venduti degli ultimi anni.
L’idea è venuta a Robert Speker, responsabile delle attività della residenza per anziani, per riempire le giornate degli ospiti durante le lunghe giornate nei quattro mesi di isolamento. E così, ecco allora Vera, 93 anni, nei panni di Adele o Roma in una straordinaria interpretazione di Ziggy sulla copertina di “Aladdin Sane” di David Bowie.
Lo staff si è cimentato nel mimare l’iconica immagine di Mick Rock usata per la copertina del secondo album dei Queen e riutilizzata per il video di Bohemian Rhapsody. Ma la star assoluta della serie è Sheila Solomon, spirito giovane e punk nella colta rivisitazione di due copertine gemelle, entrambe passate alla storia: quella del primo album di Elvis Presley e di “London Calling” manifesto punk dei Clash.
A coordinare il lavoro, gli scatti fotografici e la reinterpretazione delle copertine è statolo stesso Robert Speker che ha scattato le fotografie pubblicandole successivamente su Twitter. Il successo stato incredibile. E, cosa più importante, il virus è rimasto ben lontano dalle stanze della casa di riposo.