Sharon Stone: «La prima volta in topless sul set? Un incubo»
Il primo set da protagonista non si scorda mai. Peccato che, nel caso di Sharon Stone, quell’esperienza abbia ancora oggi il sapore dolce amaro che accompagna l’adrenalina della prima volta, ma anche il trauma dell’umiliazione pubblica. Torniamo indietro al 1984 e al film Vertenza Inconciliabile di Charles Shyer: esperienza che l’attrice decide di raccontare in un’intervista insieme al collega Jake Picking su Attitude. «Ai miei tempi non avevamo il coordinatore dell’intimità. Quando ho fatto il mio primo film ho girato una scena in topless, le persone non sono state allontanate dal set» rivela la Stone, 62 anni.
https://twitter.com/sharonstone/status/1284190026176376836«Tutti erano sul set, tipo un milione di persone. Mi tolsi il reggiseno e uno degli attori urlò: “Levati di mezzo, non riesco nemmeno a vedere le sue tette. Ero terrorizzata. Sai quando puoi sentire il battito del tuo cuore nelle orecchie? È tutto ciò che sentivo in quel momento». «È stato un vero incubo» spiega Sharon Stone, che nel 2014 è stata premiata con un Attitude Award per i suoi decenni di attivismo nella lotta all’Aids.
Il trauma rimane, così come il bisogno di rendere pubblico il disagio che ha tenuto nascosto fino a oggi e che era esso stesso una forma di violenza. La discussione su Attitude, dopotutto, prende forma quando Picking ha spiegato che durante le scene di sesso con il co-protagonista Jeremy Pope nella serie Hollywood di Ryan Murphy fosse presente sul set un coordinatore dell’intimità: figura assolutamente nuova a Hollywood, atta ad assicurarsi che gli attori siano a proprio agio in queste scene. Figura, appunto, inesistente ai tempi di Stone.