Covid, Franco Locatelli: «Situazione sotto controllo, ma i giovani si divertano da responsabili»
Nuovi focolai in giro per l’Italia e un indice Rt di contagio salito oltre il limite della soglia di guardia in diverse regioni. Con gli ultimi bollettini, l’allarme Coronavirus sembra tornare in primo piano, gettando un’ombra di rinnovata preoccupazione sull’estate degli italiani.
A fare maggiore chiarezza sulla reale situazione è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità, che intervistato dal quotidiano Il Corriere della Sera ha fatto il punto dell’emergenza Coronavirus in Italia, specificando che al momento è corretto parlare di allerta più che allarme.
Lo stesso aumento dell’Rt, (l’indice dei contagi da parte di un individuo infetto) che in regioni come Lombardia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna e Veneto è risalito sopra l’1, non era inatteso a detta di Locatelli: «Si sapeva che i valori si sarebbero incrementati. Ed era prevedibile che la curva non sarebbe scesa subito. È importante che si sia stabilizzata considerando la ripresa di tante attività», ha dichiarato al Corriere l’esperto.
Tuttavia, il Presidente del Css ha anche precisato che il virus Sars-CoV-2 non ha perso potenza: «Il Coronavirus continua a far male, ma la situazione è sotto controllo». In questo senso, a suo dire, è cruciale il ruolo dei servizi territoriali, perché il veloce tracciamento dei casi permette di contenere i focolai.
Non per nulla, secondo Locatelli in Europa il nostro Paese è il migliore: «Guardiamo cosa sta succedendo a Barcellona, colpita da 700 contagi. Una città più piccola di Roma e meno complicata dal punto di vista della densità abitativa. L’auspicio era di trovarci a metà luglio con un maggiore riduzione di casi e di essere promossi con voti alti. La piena sufficienza soddisfa».
D’altro canto, il virus non è meno aggressivo. «È vero, vediamo sempre meno malati gravi, ma dal 29 giugno al 12 luglio su 2.762 positivi ne sono morti 14. Dunque Sars-CoV-2 non ha perso vigore, continua a far male. Riusciamo, questo sì, a identificare prima i contagi».
In questo senso, diventa fondamentale il comportamento responsabile da parte di tutti, in particolare dei giovani, i quali sebbene dotati di un’immunità naturale più efficiente e della capacità di sviluppare velocemente anticorpi contro organismi nuovi, nei casi di contagio i due terzi risultano asintomatici o con sintomi lievi, ma possono tuttavia infettare gli adulti.
A loro, pertanto, Locatelli rivolge il suo accorato appello: «Divertitevi da responsabili. Non scambiate bicchieri, no assembramenti, indossate le mascherine dove serve, quando attorno c’è troppa gente ammassata. Fatelo per voi stessi, per gli altri e in memoria di 35.000 morti. Aiutateci a impedire al virus di ripartire».