Milk: l’allattamento delle neomamme tra amore e odio. Le foto
Immagini profonde che racchiudono l’essenza della complessità dell’allattamento al seno, allo stesso tempo estenuante e gratificante. Si intitola “Milk“, l’ultimo lavoro della fotografa e neo mamma Sophie Harris-Taylor, nato guardando la lontananza dalla realtà delle immagini tipiche dell’allattamento e con la volontà di esplorare come e cosa sia realmente quel momento incredibile per le neomamma.
«Prima di avere mio figlio – racconta in alcune interviste – avevo, ma come penso molte altre donne, un’aspettativa idealizzata e forse irrealistica dell’allattamento al seno. Le immagini che avevo visto tendevano a rappresentare quel momento in un modo abbastanza generico. Per questo mi è venuta voglia di aprire un dialogo non a favore o contro, semplicemente più onesto».
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Sophie-Harris Taylor ha vissuto l’allattamento in un conflitto di amore e odio avendo sofferto di problemi di mastite che si sono presentati dopo pochi giorni e sono durati per alcuni mesi.
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Jessica Alba allatta il figlio anche in ufficio: «Sono una mamma che lavora»L’idea di questo album fotografico è scaturita proprio in quel momento, per cercare di aiutare le altre madri nelle sue stesse condizioni e, nello stesso tempo, per rassicurarle tutte di non essere le sole a provare disagio in quella situazione.
Nel libro fotografico anche le donne immortalate ricordano il loro rapporto con i propri bambini:
Quando Yona-Gray ha uno scatto di crescita, è malata o si verifica una regressione del sonno, allora diventa impegnativo perché in quelle occasioni mi s’incolla al seno, a volte tutta notte. Mi dà così fastidio. Allattare a questa età può essere una sfida e devo mettere dei paletti. Yona può diventare molto possessiva con il mio corpo, quasi non considerando che appartiene a me. Ma capisce molto di più adesso e abbiamo la nostra routine. (Anna)
A certe persone non piace che allatti mio figlio e pensano che dovrei nascondermi o stare in casa, ma io lo trovo assurdo. Credo che dovrebbe avere più visibilità così da non essere più considerato un problema. (Elizabeth)
Non avevo mai pensato quanto potesse essere dura. Durante la gravidanza, immaginavo quanto sarebbe stato facile e quanto mi sarebbe piaciuto scoprire il seno in pubblico senza un pensiero al mondo. Non mi è mai neanche passato per la mente che potesse non piacermi. Quando ci pensavo, ero decisa ad allattare al seno per un anno perché anche secondo me il latte materno era la cosa migliore. In realtà sto contando i giorni che mancano a iniziare lo svezzamento e non so neppure se riuscirò ad arrivare a sei mesi. Ho capito che la cosa migliore è quella che mi fa stare serena e rilassata perché solo allora posso essere una buona madre per Nova. (Thea)