Lucrezia Bisignani founder di Kukua: una supereroina sconfiggerà l’analfabetismo in Africa?
L’amore per l’Africa e il desiderio di far qualcosa per migliorare la vita dei suoi abitanti, hanno spinto Lucrezia Bisignani, romana classe 1991, a fondare la techstartup Kukua, un progetto nato nel 2015 per combattere l’analfabetismo dei bambini africani offrendo loro uno strumento divertente per imparare a leggere, a scrivere e a fare i calcoli matematici.
L’applicazione contiene giochi e animazioni in cui i protagonisti sono dei personaggi legati alla cultura africana. Nata per migliorare la vita delle popolazioni africane partendo dall’istruzione dei bambini di età compresa da 5 ai 10 anni, la sua arma vincente è il fatto di essere frutto della collaborazione tra un team eterogeneo di esperti. Un lavoro complesso che ha portato alla creazione di Sema, la prima supereroina africana, protagonista dei giochi interattivi dell’applicazione. Per questo Lucrezia ama definire Kukua come la “Disney africana dell’apprendimento”.
Lucrezia proprio grazie a questo progetto è stata inserita nella classifica stilata da Forbes nel 2019 degli under 30 che guideranno il futuro. A proposito di questo importante riconoscimento, ha detto di essere felice per la visibilità che ha ottenuto il suo progetto ma che per lei la gioia più grande resta quella di svegliarsi la mattina e fare il lavoro dei suoi sogni e allo stesso tempo contribuire a migliorare le realtà che più le stanno a cuore.
La prima volta che la giovane imprenditrice ha visitato l’Africa era con i suoi genitori e aveva solo 7 anni, già allora però quel continente lontano ha catturato la sua attenzione tanto che ha scelto di tornarci diverse volte. «Ho viaggiato per il mondo e sono sempre tornata in Africa, qualcosa mi diceva di rimanere, di capire» ha raccontato. Nelle prime fasi di sviluppo dell’applicazione ha svolto delle ricerche sul campo, recandosi in Kenia, in Gambia e in Sudafrica. Prima di svolgere le sue ricerche ha frequentato la Singularity University di San Francisco, un’esperienza che ha rappresentato una tappa importante nel suo percorso formativo perché in quel periodo ha avuto modo di concentrarsi sulle potenzialità della tecnologia mobile.
«Il nostro sogno – ha sostenuto Lucrezia parlando del suo progetto – è che tutti i bambini possano permettersi di sognare e di diventare un giorno degli astronauti, degli ingegneri, dei medici o ciò che più desiderano. Ma per renderli concreti, questi sogni, bisogna letteralmente partire dai numeri e dall’Abc. E noi di Kukua ci stiamo provando».