Bimbo in mare salvato dal labrador, non dimentichiamoci le regole di sicurezza
Quella che viene dalla provincia di Viterbo è una storia a lieto fine. Un bambino di 6 anni ha rischiato di annegare mentre faceva il bagno a Riva dei Tarquini. Il suo canotto si è allontanato per il vento e si è ribaltato. Il bimbo, che non sa nuotare, si è trovato in difficoltà. Panna, un labrador dell’Unità Cinofila SICS, si è buttato in acqua e lo ha salvato portandolo a riva.
Ci sono stati però negli ultimi giorni diversi episodi tragici. Due morti annegati nel fine settimana sulla riviera romagnola e un terzo ragazzo in fin di vita. C’è stata una vittima anche in Versilia e una persona ha perso la vita al lago di Caldonazzo.
BREAKING NEWSSoccorso un bimbo di 6 anni a Riva dei Tarquini nel nord del Lazio. M.C. stava giocando sul suo canotto ma…
Posted by SICS Scuola Italiana Cani Salvataggio-Tirreno on Sunday, July 5, 2020
La società italiana di salvamento ha messo a punto un decalogo per la sicurezza quando si fa il bagno. La prima regola è per chi non sa nuotare, che non deve mai entrare in acqua oltre la cintura. Bisogna sempre tenere come riferimento la distanza dalla riva. Materassini, canotti, braccioli e ogni tipo di gonfiabile va usato vicino alla riva e con il mare calmo.
Gli esperti consigliano di non entrare in acqua dopo una esposizione prolungata al sole. La terza regola dice di nuotare sempre nelle acque dedicate alla balneazione e di non farlo mai da soli.
Per la regola numero quattro bisogna sempre fare i conti con sé stessi e con le proprie forze. Se si è stanchi è meglio smettere di nuotare e mettersi sul dorso. I crampi possono colpire anche i nuotatori più esperti e il tremore è il primo sintomo dell’ipotermia. Il consiglio è di nuotare parallelamente alla costa, non allontanarsi verso il largo, e non esitare a chiedere aiuto in caso di difficoltà.
La regola numero cinque riguarda i tuffi che sono da evitare se non si conosce il fondale. Un buon nuotatore con il mare calmo si può tuffare dove il fondo sia almeno due metri superiore all’altezza da cui ci si tuffa. Meglio non tuffarsi se il mare è mosso.
L’apnea è la protagonista della regola numero sei: va fatta solo in acque sorvegliate. Prima di immergersi bisogna fare lunghi e profondi respiri. La regola numero sette ricorda di evitare l’esposizione prolungata al sole e invita a usare creme resistenti all’acqua.
Controlla la bandiera esposta prima di fare il bagno. Questo dice la regola numero otto. Se è rossa il bagno non si fa: potrebbe esserci vento di terra che porta al largo, il mare potrebbe essere agitato o con forti correnti. La regola numero nove dice di non raccogliere niente dalla spiaggia, ma di segnalare al bagnino eventuali oggetti pericolosi.
Infine la regola numero dieci che invita al rispetto degli animali che si possono osservare, ma non disturbare. Devono restare liberi di vivere nel loro ambiente, in mare come sulla spiaggia. Non deve essere portata via la sabbia, ma neanche le conchiglie. Se ci sono animali in difficoltà vanno segnalati, come ogni altri situazione a rischio. Il numero della guardia costiera è il 1530. Non bisogna abbandonare rifiuti in spiaggia e in mare.