World Oceans Day 2020: la Giornata Mondiale degli Oceani
Prometto, entro il 2030, di mettere sotto protezione almeno il 30% della superficie oceanica nel mondo. È la risoluzione promossa da Greenpeace a cui l’Italia aderisce impegnandosi proprio oggi, Giornata Mondiale degli Oceani, rispettare questo impegno.
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La playlist per la Giornata Mondiale degli OceaniLe acque oceaniche infatti sono messe in pericolo da tantissimi fenomeni, in primis dai rifiuti plastici che stanno soffocando l’ecosistema. Le coste stanno accusando i danni peggiori, a causa della vicinanza con le zone abitate dall’essere umano, ma le attività dell’uomo stanno provocando gravi danni di diverso tipo, non legati necessariamente allo smaltimento dei rifiuti: uno su tutti è la pesca intensiva, praticata su larga scala specialmente nell’Atlantico.
Per non parlare dell’inquinamento derivante non solo dagli scarichi industriali ma anche dall’alta percentuale di anidride carbonica nell’aria, che disciogliendosi nell’acqua provoca un fenomeno chiamato acidificazione, che mette in pericolo specialmente i mollusci dotati di conchiglie oltre a provocare problemi di riproduzione in alcuni tipi di pesci.
Come combattere questi fenomeni? Ancora una volta, informarsi è fondamentale. E capire quanto il nostro comportamento personale incide sull’ambiente è la chiave per cambiare le cose.
Quando si mangia pesce, assicurarsi che esso provenga da pesca sostenibile (qui la guida di Greenpeace su com sceglierlo) è il primo passo per non incentivare l’overfishing. Come sempre, limitare il proprio consumo di proteine animali a tre, quattro pasti alla settimana. Evitare di utilizzare plastica monouso. E magari partecipare a qualche iniziativa che promuove la pulizia delle coste