George e Charlotte di Cambridge, le rigide regole della tata Maria Borrallo
Le regole di casa Cambridge. In un’intervista al Sun, la scrittrice e documentarista Louise Heren – già autrice di «Nanny in a Book» – ricostruisce la routine quotidiana di baby George e della principessina Charlotte, i figli maggiori di William d’Inghilterra e Kate Middleton. E in questa programmazione, fatta di attività ludiche ma anche di compiti, è di fondamentale importanza il ruolo della tata, Maria Borrallo.
La «Mary Poppins» di corte, infatti, supervisiona costantemente George e Charlotte, seguendo le indicazioni dei genitori: «Di sicuro trascorreranno tanto tempo all’aria aperta», afferma Heren, ricordando la passione di Kate per la natura. «I bambini possono girare con la bicicletta, giocare con i cani e cimentarsi con il giardinaggio. Certo, si sporcheranno un po’, ma impareranno far crescere una pianta».
Poca televisione, così come tablet e smartphone, e tante attività in cortile, anche quando le condizioni meteo non sono ottime: «Basta indossare gli abiti giusti», aggiunge Heren. «Proveranno ad uscire comunque e stare il meno possibile davanti ad uno schermo». E per quanto riguarda le abitudini alimentari? «Non c’è spazio per le lamentele dei palati esigenti, i bambini vengono abituati a mangiare tutto».
D’altronde può considerarsi una sorta di preparazione alla vita che in futuro saranno chiamati a svolgere: «Maria ne è consapevole e quindi insegnerà ai royal baby come rimanere attenti e sorridenti durante gli impegni pubblici», rivela l’autrice. «Lei li prepara all’evento, spiegando loro – in parole semplici – di cosa si tratta. E ci tiene che i bambini mostrino alla mamma e al papà ciò che hanno imparato».
D’altronde quando scendono da un aereo o si affacciano a salutare la folla, non devono esserci problemi: tutto deve filare il più possibile liscio, senza pianti o capricci. Spenti i riflettori, George (6) e Charlotte (5) sanno che potranno ricominciare a giocare, fino alle sette di sera, orario in cui devono dirigersi verso il letto, senza se e senza ma. Perché il «protocollo» di tata Maria parla chiaro.
E a breve coinvolgerà pure il piccolo Louis.