Fase 2 con le mascherine: ma ora dove sono già obbligatorie?
C’è un capitolo dedicato alle mascherine nei documenti del comitato che sta preparando la fase due. Per gli scienziati «c’è ancora incertezza sulla loro efficacia in termini assoluti», ma l’utilizzo «è ampiamente consigliato per ridurre il rischio di trasmissione del virus» in particolare dove non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Sarà però il governo a dover decidere se renderle obbligatorie per uscire di casa.
Per ora questo obbligo esiste a macchia di leopardo in Italia: in Lombardia e in Toscana e in alcune province o comuni. In Emilia-Romagna non c’è un obbligo regionale (è stata però data una mascherina a famiglia), ma a Forlì, dal 23 aprile, la mascherina è in qualunque luogo aperto al pubblico, sui mezzi di trasporto pubblico e in tutti i punti di vendita. Basta anche un indumento che copra naso e bocca.
A Firenze e nel resto della regione è obbligatorio indossarla per coprire naso e bocca dal 20 aprile sui mezzi pubblici, sui taxi e sui mezzi a noleggio con conducente, nei negozi e a fare la spesa, negli uffici e luoghi chiusi, ma anche negli spazi all’aperto frequentati da più persone. L’ordinanza della regione Lombardia risale a prima di Pasqua e permette di utilizzare anche sciarpe e foulard per coprire la bocca e il naso in caso di mancanza di mascherine che ancora non erano state distribuite alla popolazione.
La Regione Toscana ha però fatto una distribuzione a tappeto: 2 a testa per componente familiare consegnate a casa e la possibilità di averne fino a 30 al mese ritirandole in farmacie e supermercati. Se le si dovessero pagare non sarebbe un costo indifferente per le famiglie. Quelle chirurgiche monouso sarebbero da cambiare dopo 8 ore di utilizzo. Comprandole a due euro l’una e usandone una al giorno per trenta giorni fa 60 euro a persona e il tutto si moltiplica per i membri della famiglia.
Le mascherine lavabili che si trovano in commercio costano fra i 10 e i 15 euro, ma bisogna seguire la corretta procedura di sterilizzazione. Esiste un numero massimo di lavaggi. Le mascherine Ffp2 e Ffp3 hanno durata più lunga e prezzi che variano dai 5 ai 10 euro l’una.
Anche in Germania in questi giorni è attivo in tutto il paese l’obbligo di indossare la mascherina sui trasporti pubblici e nei negozi da lunedì 27 aprile. L’obiettivo è evitare una seconda ondata di contagio. A Berlino e nello Stato del Brandeburgo, esclusa Potsdam, la protezione è obbligatoria solo sui mezzi di trasporto pubblico. Sono i singoli cittadini a doversi attrezzare. A chi non rispetta l’obbligo non è consentito l’accesso.
A Madrid, con la ripresa di alcune attività, nelle stazioni della metropolitana poliziotti e volontari hanno distribuito mascherine a tutti i pendolari. Il governo ha deciso di distribuire 10 milioni di questi dispositivi. In Austria la mascherina sul viso è obbligatoria per clienti e lavoratori dei piccoli negozi e delle aziende artigiane, le prime a riaprire. Nessun obbligo esiste per ora negli Usa, mentre nei paesi asiatici già abituati a portarle le mascherine sono sul volto di tutti.