Diari della Quarantena: Brando Pacitto
Sono in quarantena dal 9 marzo. Non sto male, anzi posso dire di essere fortunato perché sono abbastanza sereno. Non sono mai stato uno che esce tantissimo, la mia vita non è cambiata poi così tanto. Anche prima passavo ore a leggere, a guardare film, ad ascoltare musica. Sono in casa con altre tre persone quindi ho un minimo di contatto umano. Quando esco sul balcone c’è il silenzio assoluto. Si sentono pure gli uccelli, penso che a Roma una cosa così non succedesse dai tempi di mio nonno. Fuori c’è un’aria strana, come nei film catastrofici hollywoodiani.
Che poi pure a questa reclusione forzata ci sono arrivato di botto, come in un film appunto, dove i protagonisti passano dalla normalità a una situazione completamente assurda in tre ore. Mentre in Italia stava scoppiando il casino vero io ero a Berlino al Festival del Cinema e lì nessuno parlava di niente, quindi quando sono tornato sono passato da eventi e feste alla quarantena senza nemmeno il tempo di rendermene conto. Da Il Grande Gatsby a Contagio di Soderbergh. Gran film, tra l’altro, se non l’avete visto guardatelo, l’hanno rimesso su Netflix.
Solo che in Contagion tutto si evolve velocemente, qui invece è tutto fermo. Anche se paradossalmente mi sembra di avere meno tempo di prima, e che il quantitativo di stimoli che mi spingono a fare e a pensare sia aumentato. Faccio cose che avevo procrastinato, scrivo, metto a posto gli archivi di foto. Arrivo a sera stanco.
Ormai mi sono abituato a questa realtà, è diventata la mia. Non mi spaventa stare in casa, a volte non mi ricordo nemmeno che siamo in mezzo a una pandemia, mi torna in mente a tratti, soprattutto quelle rare volte che esco e vedo Roma deserta e le pochissime persone che incrocio che fanno slalom tra i marciapiedi.
Quello che mi fa paura non è l’adesso ma il dopo. Quello che succederà quando gradualmente torneremo a uscire di casa, quando il virus sarà sotto controllo. Sì perché anche chi non è stato contagiato, in realtà è contagiato dalla paura. E quella è difficile da eliminare.
Quanto ci vorrà per poter riabbracciare le persone senza esitare? Come torneremo a fare azioni semplici come pagare il caffè al bar senza guardare l’altro con diffidenza?
Non è la quarantena la sfida: quello a cui ci dovremo realmente abituare sarà alle conseguenze, al fatto che il virus della paura si è insinuato subdolamente nelle nostre vite e ci vorrà tanto tempo per farlo scomparire.
Brando Pacitto
Brando Pacitto è un attore, fotografo e regista italiano. Già noto al grande pubblico italiano per la serie tv Braccialetti Rossi, è diventato famosissimo anche all’estero grazie prima ai Medici e poi a Baby (Netflix), in cui interpreta Fabio Fedeli.