«I topi 2», il gioiellino tv di Antonio Albanese che deride la mafia
I topi di e con Antonio Albanese si rifanno vivi in tv (la seconda stagione è disponibile da oggi su Rai Play, mentre dal 18 aprile andrà in onda su Rai3) e proseguono a strisciare nei cunicoli sotterranei e a infettare la società. Protagonista è la famiglia di mafiosi capitanata dal latitante Sebastiano (Albanese), questa volta in cerca di un nuovo rifugio dopo essere sfuggito alla polizia insieme allo zio Vincenzo (Tony Sperandeo), detto John Wayne, e all’amico U Stuorto (Nicola Rignanese). La moglie Betta (Lorenza Indovina), la zia Vincenza (Clelia Piscitello) e i figli Carmen (Michela De Rossi) e Benni (Andrea Colombo) non hanno lasciato la loro casa asserragliata dai poliziotti.
I due fuggiaschi riusciranno a rivedere la famiglia? Quali saranno le prossime mosse? «In questa seconda stagione (in sei episodi ndr) ci saranno delle sorprese e delle new entry, inoltre abbiamo messo in primo piano la vita privata dei personaggi principali», ci racconta Albanese al telefono, «la figlia Carmen scoprirà di essere incinta e si prepara al matrimonio, U Stuorto si relazionerà con la sua omosessualità, mentre zio Vincenzo e Sebastiano se la vedranno anche con un transgender». Ed è solo un accenno a ciò che ci aspetta…
“La vita da topi” di una famiglia mafiosa viene veicolata attraverso la comicità intelligente e dissacrante di Albanese che sottolinea: «La comicità continua ad essere lo strumento rivelatore della bestialità e dell’ignoranza delle realtà mafiose, ma anche di una profonda inconsapevolezza che permea il nostro tessuto sociale. I Topi sopravvivono, nonostante tutto, e anche nonostante loro stessi».
L’attore e creatore di Cetto La Qualunque, come tutti gli italiani in questo periodo, ci parla da casa sua (a Milano), dove trascorre la maggior parte del tempo tra una telefonata agli amici e alla madre 87enne, ai figli Leonardo e Beatrice e qualche manicaretto in cucina. «Cerco di scoprirmi ogni giorno, leggo più del solito, recentemente ho cucinato un ragù meraviglioso che ho fatto sfumare con il vino bianco. Invece questa settimana vorrei provare a cimentarmi con la pizza», racconta tra una mia e una sua risata. «Quando tutto sarà finito ti vorrei invitare per una tagliatella con il ragù preparato con le mie mani». Invito accettato. Il comico, tra una prelibatezza e una telefonata, si è anche messo a guardare le serie tv, «cosa che non avevo mai fatto prima», ci confessa, «mi sono piaciute molto Peakey Blinders, adoro gli attori inglesi, e English Game».
Di questi tempi Albanese non riesce proprio a mettersi al lavoro su progetti futuri: «Il mio pensiero è sempre lì, a quei medici che non considero degli eroi, ma delle divinità». Poi ci rivela un segreto: Lo sapete dove è andato a finire Cetto? «Mi ha chiamato l’altro giorno e mi ha detto che si trova in Sud America: si è fatto i capelli a ciotola alla tenente Kurtz di Apocalypse Now, e con gli indios ha iniziato a gestire un’azienda di piroghe. Dice che si trova da dio e vuole invecchiare lì», a questo punto insieme esplodiamo in una risata. Le risate possono essere di aiuto in questo periodo. Ora spetta a voi divertirvi con I topi, la serie che Albanese considera il suo «gioiellino».