The Weeknd, 5 ragioni per cui «After Hours» è l’album del momento
Ventiquattro ore sono passate da che After Hours ha visto la luce e tanto è bastato perché l’album, il primo che The Weeknd abbia pubblicato negli ultimi quattro anni, diventasse da record. After Hours, un insieme composito di stili e contaminazioni, ha superato, nel mondo, i cento milioni di stream. Ha raggiunto, su Apple Music, la posizione numero 1 nella classifica di 87 diversi Paesi. Ha saputo fare propria la Top 20 di Spotify, nella quale 14 delle 20 posizioni esistenti sono occupate dalle tracce dell’album. Un album la cui buona riuscita non si ha solo nella musica, ma nella capacità di questa di farsi altro da sé.
The Weeknd, la cui carriera è cominciata nel 2011, con la produzione autonoma di tre diversi mixtape, ha saputo far confluire nel proprio disco tutto quel che la fama può portare ad un uomo: la sofferenza, un senso di solitudine che diventa orgoglio, la consapevolezza della propria crescita, il gossip e, con questo, l’enormità di un patrimonio musicale articolato in citazioni e contaminazioni.
LEGGI ANCHE
The Weeknd: «La droga, le donne»The Weeknd, in After Hours, ha cantato Elton John e gli anni Ottanta, ha mescolato i suoni synth con le armonie pop e utilizzato l’estetica propria del cinema, di Paura e Delirio a Las Vegas, per spiegare (anche) il proprio amore con Bella Hadid. Si dice, infatti, che la gran parte della tracklist, anticipata nei mesi passati da Blinding Lights e Heartless, sia dedicata alla modella. Quella che «Sources say that we’re done, how would they know? / We’re in hell, it’s disguised as a paradise with flashing light», canta il canadese, nato Abel Tesfaye, in Too Late, per ammettere in Snowchild che «She never need a man, she what a man need / So I keep on falling for her daily / We was at Coachella going brazy / Stack a couple Ms like I was Shady / Now I’m in Tribeca like I’m JAY-Z». «Non ha mai avuto bisogno di un uomo, lei è ciò di cui un uomo ha bisogno / Per questo continuo ad innamorarmi di lei ogni giorno / Eravamo al Coachella a fare festa / Ho accumulato qualche milione come fossi Shady / Adesso sto a Tribeca come JAY-Z». E il riferimento, i rotocalchi, lo vedono tutto lì: nel Coachella, in Tribeca, in un trasferimento della Hadid nell’appartamento di The Weeknd, quando ancora Selena Gomez non era cosa reale.
https://www.youtube.com/watch?v=dqRZDebPIGsQuanto ci sia di fondato, nelle (presunte) serenate all’amore che fu, The Weeknd si è ben guardato dal renderlo noto. Ma After Hours, con il gossip e le citazioni, con la musica e una cover splatter, sembra essere tutto quello di cui si deve parlare (e ascoltare).