«Beautiful» si ferma. Così la soap si è arresa al Coronavirus
Non c’è stato nulla, negli anni, che abbia portato Beautiful a fermarsi. Non il tempo, non l’assenza dei suoi attori. La soap opera americana, la più longeva che televisione conosca, è riuscita a far fronte a qualunque tipo di emergenza. Non, però, al Coronavirus. Nel mezzo di una pandemia diventata globale, Beautiful ha deciso di fermarsi. La serie tv, digerite le direttive del sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, ha annunciato uno stop alle riprese, che, da intenzioni, dovrebbe perdurare per due sole settimane. Arco temporale, questo, che potrebbe consentire alla produzione di non sospendere la messa in onda televisiva.
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Morta Lee Phillip Bell, mamma di «Beautiful»Le puntate inedite, girate, lavorate e mai trasmesse, dovrebbero bastare perché, negli Stati Uniti, si possa coprire la programmazione delle prossime 4-6 settimane. Poi, si avrebbe il primo stop nella lunga vita della soap, le cui peripezie in Italia non dovrebbero, invece, essere ravvisate. Su Canale 5, le puntate di Beautiful vanno in onda con uno scarto di diversi mesi rispetto all’America e l’ampio margine di «differita» dovrebbe prevenire ogni problema. Cosa possa succedere nel caso in cui l’emergenza da Coronavirus non dovesse rientrare non è, però, chiaro.
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15 set di film e serie tv bloccati a causa del CoronavirusBeautiful è sempre riuscito ad evitare l’evitabile. Nel 1992, quando Ron Moss, storico interprete di Ridge Forrester, si è dovuto assentare dal set perché costretto in Italia da altri impegni professionali, la produzione lo ha sostituito. Lane Davies ne ha preso il posto, poi tutto è tornato alla normalità. E poco importa che, nei giorni di Davies, Ridge Forrester abbia cambiato volto. Beautiful è andata avanti. Ma allora non c’era alcun virus a scombussolare il mondo.