«Virus Letale» e «Contagion», il nuovo successo dei film apocalittici
Nell’opera di distrazione globale, dove i cantanti suonano alle finestre e Instagram si è fatto vetrina del mondo, c’è chi, sulla pandemia, preferisce gettare uno sguardo esperto. E poca importa che «esperto», in certi casi, possa non avere il significato canonico e indicare una conoscenza distorta, acquisita attraverso il filtro del cinema apocalittico. Da che il Coronavirus ha travolto l’umana esistenza, sembra, infatti, che sia tornato in auge quell’insieme di film tragici, che nella decimazione della popolazione terrestre ha la sua unica ragion d’essere.
Contagion, nell’America di Donald Trump, ha conosciuto nuova popolarità. La pellicola diretta da Steven Soderbergh, stando a quanto riferito dal New York Times, è diventata la più vista del catalogo Warner Bors., seconda solo alla saga degli Harry Potter. Contagion, thriller datato 2011, si è fatto largo tra l’offerta della major e, posizione dopo posizione, ha cominciato la propria scalata della classifica. La strada è stata lunga. La pellicola, prima che il Covid-19 fosse realtà, se ne stava nascosta alla 270ª posizione. Perché la pandemia, vagheggiata da Soderbergh e dallo sceneggiatore Scott Z. Burns, sembrava non destare grandi attenzioni. Chi mai avrebbe voluto vedere un mondo minacciato da un virus senza cura, chi mai avrebbe voluto sorbirsi le riflessioni sui pericoli della globalizzazione, di un universo senza più confini né frontiere?
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Cinema e pandemia, i 10 film più ansiogeni sui virusSoderbergh, nel 2011, è stato applaudito e poi dimenticato. Ma Conatgion, nell’era del Coronavirus, ha avuto una seconda chance. E, come lui, Virus Letale. La pellicola del 1995, su Netflix, è entrata di diritto tra i 10 film più visti del mese. Solo che, diversamente da Contagion, non c’è verità scientifica ad animarlo. Se la pellicola di Soderbergh ha cercato di immaginare, realisticamente, la virulenza di una pandemia, Virus Letale, con Dustin Hoffman e Kevin Spacey, si è addentrato nelle fake news, ha dato sfogo al complottismo più bieco. Tanto che riguardarlo, lasciando che la testa si riempia di dietrologie senza alcun fondamento, potrebbe non essere un’ottima idea.