Addio a Gianni Mura, storica firma dello sport italiano
Quasi in ogni articolo che parla di Marco Pantani c’è una frase: «Vado forte in salita per abbreviare l’agonia». La disse rispondendo a una domanda di Gianni Mura, storica firma del giornalismo italiano, morto a Senigallia a 74 anni per un infarto. Il suo nome è legato al mondo dello sport italiano, su tutti il ciclismo e il calcio, gli sport che sono la base della nostra cultura sportiva popolare.
Gianni Mura però aveva il dono del racconto, del poter scrivere di ogni cosa senza mai andare fuori tema, anche quando divagava sull’amata cucina raccontando di pallone e bicicletta. Era capace di dire quello che tutti pensavano e dirlo bene. «Mi avessero mai raccontato che avrei visto un Mondiale con due gol di Materazzi, e lui determinante, non ci avrei creduto» scrisse festeggiando il quarto titolo mondiale degli azzurri.
Dall’inizio di febbraio era al mare, non nella sua Milano di cui conosceva ogni angolo e ristorante, condivisi negli anni con il suo maestro, Gianni Brera. «Sono in ritiro per preparare il Tour», diceva e non era uno scherzo perché il Tour, la corsa a tappe più importante del mondo, era per lui un appuntamento fin dagli anni Sessanta.
https://twitter.com/chetempochefa/status/1241313844254949378La Fiamma Rossa raccoglie alcuni dei suoi articoli scritti seguendo la corsa francese. La maggior parte scritti ancora con la macchina per scrivere, non con il computer. Tutti scritti con il gilet milletasche addosso e gli occhiali appesi al collo. Chi si affacciava per la prima volta nella sala stampa di Giro o Tour lo cercava subito perché tutti lo avevano letto e leggevano quotidianamente quelle pagine perfette.
https://twitter.com/mafaldina88/status/1241309909712502784Ricorda Maurizio Crosetti che «scrivere, diceva Gianni, è come cucinare, ma conta molto di più fare la spesa. Quando hai le cose giuste sul tavolo, quando al mercato hai scelto bene, poi i piatti vengono buoni per forza». È la curiosità degli altri il motore della scrittura, che sia di sport, di cucina, di vino, che conosceva e reggeva benissimo, o di qualsiasi altro argomento a partire da quelli che conosceva meglio di chiunque altro: la musica italiana, la poesia, i gialli. Lui avrebbe chiuso con queste parole: che la Terra ti sia lieve.