Il manifesto di Drew Barrymore per le donne in dolce attesa: «Non vergognatevi del corpo che cambia»
«Non sono incinta, sono solo grassa». Questa l’epica risposta di Drew Barrymore, nel 2018, a una fan che l’aveva avvicinata in un ristorante di Los Angeles per chiederle se aspettasse un altro bebè. Ora l’attrice quarantaquattrenne, mamma di Olive, 7 anni e Frankie, 5, avuti dall’ex marito Will Kopelman, grazie alla sua personal trainer, Marnie Alton, che l’ha guidata in una rigorosa routine fatta di dieta e allenamento, ha perso dodici chili. Ma continua a voler essere un manifesto per le donne, soprattutto le mamme, che a causa del body shaming rischiano di perdere l’autostima.
Per questo in un post su Instagram, unendo una sua foto in forma smagliante – abito rosso e posa da star – a una scattata quando era incinta – pancione e aspetto sfinito – ha scritto: «Salgo e scendo. Le montagne russe del mio corpo sono una corsa impegnativa ma bellissima. Ho avuto due bambine. Il mio scopo più importante è essere su questo pianeta per loro. Qualunque siano le conseguenze sul corpo, è un miracolo che va vissuto».
Con la sua abituale sincerità, l’attrice ha anche ammesso: «Ci sono stati momenti in cui mi chiudevo nell’armadio a piangere. Odiavo vestirmi, era così difficile sembrare decente. Pensavo: “Devo mangiare bene, devo buttare giù questo sederone!”. Ma mangiare mi piace, anche adesso non riesco a non pensare alle brioche! Perciò non guardate le star che ricompaiono in perfetta forma subito dopo aver dato alla luce un bambino. Non confrontatevi con le riviste e i tappeti rossi».
Oggi Drew si sente in pace con il suo corpo. E non è solo una questione di chili in più o in meno: «Mi sono serviti 45 anni per trovare me stessa, per raggiungere il mio equilibrio. Non sono perfetta, ma sono io». Il miglior manifesto possibile per l’auto-accettazione e la più efficace arma contro il body shaming che prende di mira la forma del corpo delle persone (soprattutto delle donne, soprattutto di quelle in dolce attesa) rischiando di minarne l’autostima.