«Chi vuol essere milionario?», così ha vinto Enrico Remigio
Si è dovuto attendere una settimana perché Enrico Remigio, che da Pescara se n’è andato a Singapore per rientrare in Italia come concorrente di Chi vuol essere milionario?, potesse vedersi letta l’ultima domanda. «Cos’ha scritto Gene Cernan sulla Luna, nell’ultimo viaggio che l’uomo abbia compiuto?». Nessuna data, nessun indizio. Solo, quattro risposte, diverse e plausibili.
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Grazie a «Chi vuol essere milionario?», ultimo (o quasi) evergreen della nostra tvEnrico Remigio si è perso tra le ipotesi. Avrebbe potuto scrivere sul suolo lunare, dove nessun agente atmosferico avrebbe mai potuto cancellarlo, un simbolo della pace, così che con il naso all’insù il mondo decidesse di deporre le armi. Ma un simbolo non si scrive, ha obiettato Remigio, e God bless America, Dio benedica l’America, è troppo scontato. Così, sono rimaste due sole risposte. Gene Cernan avrebbe potuto scrivere sulla Luna «Gene was Here», come un ragazzino qualsiasi. O avrebbe potuto incidere sulla sabbia lunare le iniziali della sua bambina, riconoscendosi padre prima che soldato.
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Da «Music Farm» a «Chi vuol essere milionario»: l'eterno ritorno della Tv di ieriRemigio, gli aiuti giocati con successo nella puntata precedente, lo ha detto chiaro. Non ci sarebbe stata certezza in una risposta. Poi, però, anziché prendere i trecentomila euro e tornarsene a Singapore, dalla fidanzata francese e dall’impiego come manager in un’azienda motociclistica, ha tentato l’azzardo. Remigio, mercoledì sera, su Canale 5, ha voluto rispondere, trascinato dal sentimento e da quello che avrebbe fatto lui, là sulla Luna.
https://twitter.com/iosonoillouis/status/1222639096578957312«Dico B e la accendiamo». Ha scelto le iniziali della figlia, perché non ci potrebbe essere regalo più bello o più grande della Luna intera. E quel suo congetturare su nozioni da settimana enigmistica si è rivelato esatto. Enrico Remigio, il settimo concorrente mai arrivato a leggere l’ultima domanda del gioco, è diventato il quarto individuo che si è accaparrato il milione di euro. I coriandoli li sono piovuti addosso, d’oro, e se n’è stato zitto, impassibile, consapevole solo di come la cultura o il pensare critico, ancora, possano salvare.