La pizza al kiwi: abominio o fantasia?
C’è stato lo «scandalo» (in cucina) della carbonara «alla francese», realmente faticosa da accettare per noi italiani, condita con panna e tuorlo crudo appoggiato sul piatto, ma non è stata la prima e nemmeno l’ultima delle interpretazioni surreali della nostra cucina. La cucina italiana è tanto amata nel mondo quanto copiata, reinventata, abusata, con «errori» clamorosi da parte degli stranieri ai fornelli, tanto per dirne uno: mettere la pasta in una pentola d’acqua fredda e poi, solo poi, accendere l’acqua (qui li abbiamo raccolti tutti).
Quello che in questi giorni ha scatenato l’animo dei puristi riguarda la pizza. Perché è vero, lo sappiamo tutti, la pizza non si tocca, per un italiano fa parte del Dna, delle certezze della vita. Siamo riusciti anche a far diventare l’arte della pizza napoletana Patrimonio Unesco, con un disciplinare ben preciso, che addirittura fissa di quanto deve essere alto il cornicione, ci dice come e con quali prodotti deve essere condita… Ecco, siamo arrivati al punto, il prodotto, perché la domanda è: cosa ne pensate del kiwi sulla pizza? La risposta viene da sé: cosa c’entra un frutto, per di più un frutto dall’alta acidità e ancora di più un frutto che non è nemmeno italiano, sulla «nostra» pizza. Perché diciamolo, anche se la pizza è diventata davvero un patrimonio universale, interpretata in ogni luogo del mondo e in ogni modo, condito con ogni prodotto locale (in India c’è quella al pollo masala), rimane pur sempre «NOSTRA».
Così è successo che qualche giorno fa l’ignaro, e fino a ora sconosciuto, Mr. Stellan Johansson, abbia pubblicato su Facebook la foto della sua cena: pizza con mozzarella, prosciutto e kiwi. Una creazione che pare si sia fatto preparare dalla pizzeria del suo paese, Skottorp, un piccolo villaggio nel sud Svezia, chiedendo lui stesso al pizzaiolo di condirla con i kiwi regalatigli dal fratello. L’immagine del risultato, però, è stata intercettata da un gruppo Reddit e per il povero Stellan è iniziata un’epopea mediatica. Tutto il mondo ha parlato della pizza al kiwi, con polemiche e assoluzioni. Anche il The Guardian ci si è messo, l’ha provata a Sydney e ha titolato: «L'”empia” pizza al kiwi è una piccante e piacevole sorpresa», aggiungendo che anche esteticamente fa la sua scena (quella che hanno provato loro però era molto più elegante, con il contrasto netto tra il verde del kiwi e il rosso-bordò del prosciutto crudo).
Ma tornando alla domanda, se il kiwi va sulla pizza, forse dall’alto nel nostro «Unesco heritage» possiamo anche dire che il kiwi sulla pizza non ci sta, aggiungendo però una considerazione: quella pizza, che sicuramente scatenò le stesse ire, quella che andava di moda qualche anno fa con l’ananas e che molti chiamavano la «pizza hawaiana» in fondo era la stessa cosa, eppure piacque a molti e forse qualche italianissima pizzeria la serve ancora. Anche perché c’è una cosa che gli italiani devono onorare ancora di più, forse anche più della pizza se fosse possibile, ed è la fantasia.
Foto di copertina: Stellan Johansson