«Odio l’estate»: il ritorno al cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo
Stessa spiaggia, stesso mare e pure stessa casa, affittata, per un cortocircuito tecnologico, da una triade agli antipodi. Odio l’estate, del quale lunedì sera è stato rilasciato un ultimo e ufficiale trailer, è il racconto tragicomico di una vacanza iniziata con la più scoraggiante delle premesse. Tre uomini, con il proprio carico di bagagli e famiglia, sono partita per la Puglia, convinti, ciascuno, di aver riservato una romantica casetta vista mare. Ma, al momento del check-in, non c’è stata nessuna privacy, nessuna esclusiva ad attenderli.
I tre, per uno scherzo del destino ed uno della modernità, si sono ritrovati a scaricare i bagagli in uno stesso giardino, a domandare le stesse chiavi, ad infilare il piede oltre una stessa porta. La casa, quel rifugio silenzioso che avrebbe dovuto accogliere una sola famiglia, ha finito per accoglierne tre, ognuna con il suo bel diritto di restare laddove è arrivata.
https://www.youtube.com/watch?v=wgfE_VvTD20L’errore di prenotazione ha comportato che Aldo, Giovanni e Giacomo, tornati alla propria formazione originale, siano finiti a condividere lo stesso tetto, ma le famiglie del trio non avrebbero potuto essere più diverse. L’uno, preciso fin quasi il patologico, ha portato in Puglia lo stress di un’attività imprenditoriale sull’orlo del fallimento. L’altro, medico di successo, ci ha portato un figlio in crisi adolescenziale. L’altro ancora vi è arrivato con la moglie caciarona e i dischi di Massimo Ranieri, suo feticcio. Ed è stato allora che la convivenza, stretta nello spazio di una casa pensata per un solo nucleo, tra le urla dei ragazzi e la voce profonda di Ranieri, si è rivelata un incubo. Di quelli a doppio peso, tragici eppur meravigliosi, con il chiaroscuro dell’amicizia a sorpresa.
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Il dietro le quinte (in esclusiva) del nuovo film di Aldo Giovanni e GiacomoOdio l’estate, al cinema dal 30 gennaio, sembra aver il sapore dei primissimi film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Sembra raccontare gioie e dolori dei rapporti umani, ritrovando uno spirito che, nelle produzioni più recenti, pareva essersi perso. E il merito, a sedici anni da Tu la conosci Claudia?, potrebbe essere anche di Massimo Venier, di ritorno dietro la macchina da presa.