Io, che di lavoro faccio il bodyguard dei VIP
Siamo portati a pensare che la vita di attori e cantanti, dei vip, sia tutta frizzi e lazzi. Eppure, come tutti, anche loro hanno qualche problema con cui confrontarsi quotidianamente. Alcuni di questi possono gestirli autonomamente, ma per altri devono affidarsi a professionisti che in alcuni casi li assistono h24.
La sicurezza, ad esempio, è un settore che comprensibilmente viene spesso delegato. A persone come Adriano Miami (così si fa chiamare) che di vip ne ha protetti – e non solo – davvero tanti e non solo italiani. Proprio a Miami per anni ha gestito un club di grido e qui è diventato l’uomo da contattare se si cerca non solo protezione, ma anche qualcuno che sappia muoversi agilmente in città, individuando le esperienze più glam.
Romano, 39 anni, corpo disegnato da anni di pugilato professionista e da una distesa di tatuaggi, Adriano passa la sua vita fra gli USA, Ibiza e l’Italia. Ma cosa fa di preciso un bodyguard dei vip? Abbiamo cercato di capirci qualcosa in più con dieci domande.
Come ha fatto a diventare il bodyguard dei vip?
«Personalmente ho l’istinto a proteggere gli altri fin da quando ero bambino, quindi questo lavoro è un po’ nel mio DNA. Grazie al mio locale di Miami ho conosciuto molti personaggi famosi; una volta finita quell’esperienza ho iniziato a dedicarmi alla sicurezza e oggi come persona singola (non come agenzia, ndr) posso dire di essere uno dei migliori sul mercato».
Adriano, in che modo viene ingaggiato?
«Fra vip in genere c’è un passaparola. I miei clienti più importanti si conoscono fra di loro e vengo contattato direttamente dalla persona. Questo mi fa piacere perché vuol dire che apprezzano i miei servizi, che non si limitano alla sicurezza: cerco di seguire i clienti a 360°».
In che senso?
«I miei clienti vedono in me una persona che sa muoversi anche nella vita notturna delle città in cui lavoro. E poi sono personal trainer, quindi riesco a seguirli anche per questioni legate al fitness».
I vip temono molto per la propria vita?
«Alcuni sono paranoici. E poi viviamo in un mondo di immagine, quindi a molti piace l’idea di avere qualcuno al loro fianco che si occupa di sicurezza. Occorre però saper passare inosservato nelle diverse situazioni, ad esempio grazie all’abbigliamento».
Se nel suo lavoro spara a o aggredisce qualcuno, cosa succede?
«In America ho tutte le licenze necessarie per portare armi con me. Lì per legge se io o il mio cliente siamo in pericolo posso ricorrere alle armi. Ma fortunatamente a oggi non mi è mai successo di dover sparare».
Ci dice qual è l’aspetto migliore e quello peggiore di questo lavoro?
«Beh, si viaggia moltissimo e spesso ti ritrovi in situazioni molto esclusive: dagli yacht ai jet privati, passando per ville da sogno. L’aspetto peggiore è il fatto di dover rinunciare per alcuni periodi alla propria vita personale».
Ci può dire qualcuno dei suoi clienti?
«Di alcuni per privacy non posso parlare (ma se sfogliate la gallery vedrete Adriano insieme a una serie di volti noti, ndr). Ho lavorato con Paris Hilton, la famiglia Trump, i principali rapper americani e diversi sportivi famosi».
Ma i suoi clienti avanzano anche richieste particolari?
«Molti vip sono viziati e alcuni avanzano richieste anche un po’ contorte. Si passa da capricci esagerati come il noleggio della barca più grande del porto all’organizzazione di party con particolari diciamo assurdi, talvolta un po’ perversi».
E una cliente non le ha mai chiesto prestazioni sessuali?
«Sì, mi è successo, ma ho sempre rifiutato nel corso del servizio. Una volta terminato il lavoro, è un’altra questione…».
Il suo è un lavoro che permette di guadagnare bene?
«Dipende molto dal tipo di servizio. Può includere ad esempio un autista o il fatto che io sia armato e il prezzo quindi cambia. Ovviamente non ho un costo orario, ma un pacchetto tarato sulle esigenze del cliente. Con una richiesta complessa che arriva all’ultimo minuto, si arriva comunque a cifre molto alte».