«Nate Archibald versione papà»: Chace Crawford nel (nuovo) «Gossip Girl»
Gossip Girl come Euphoria, «capace di ridefinire il significato di ciò che accade agli adolescenti d’oggi». Chace Crwaford, che della serie è stato Nate Archibald, il belloccio di Manhattan, re di un mondo dorato racchiuso nei confini dell’Upper East Side, ha tessuto un breve elogio della produzione che fu. «Lo show è stato pioniere dei suoi tempi: è arrivato prima di Instagram, nel momento esatto in cui la telecamera dei telefonini ha preso a esplodere», ha spiegato, sottolineando come Netflix, l’età dell’oro dello streaming, sia riuscito ad attrarre una miriade di ragazze.
«C’è una nuova generazione di fan: ho notato, in questi sei anni, che le adolescenti di una stessa età guardano ancora Gossip Girl», ha detto l’attore, dando la sua benedizione al reboot che verrà.
LEGGI ANCHE
«Gossip Girl», è ufficiale: nel 2020, arriva il reboot (senza Blair e Chuck)«Sono sicuro che quello di Josh Schwartz e Stephanie Savage (ideatori della serie originale, ndr) sarà un approccio inedito, un approccio incredibile: renderanno grandioso Gossip Girl, per cui credo esista ancora una richiesta. Le persone per strada mi chiedono se tornerò e sarebbe una buona idea», ha ammesso Crawford, vagheggiando di crescite e nuove prospettive. «Adesso, potrei interpretare un papà», ha detto, rivelando che se dovessero mai chiamarlo «Sarebbe difficile dire di no». Chissà, allora, che Schwartz e Savage, tornati nell’Upper East Side in qualità di produttori, non possano fare un pensiero sul bel Nate Archibald, sul quel suo bagaglio esistenziale perfettamente calzante alla serie in fieri.
Gossip Girl, nella sua versione reboot, non dovrebbe, infatti, raccontare cosa sia accaduto a Serena van der Woodsen e Blair Waldorf all’indomani del liceo. Non dovrebbe ritrovare Dan Humphrey, né farne l’apologia. Dovrebbe calarsi nei tempi che corrono, raccontare di nuovi giovani e nuove tecnologie, di Instagram e di Facebook, di una bomba esplosa sotto il naso degli adolescenti, di cyberbullismo e vite online. Nate Archibald, allora, bullo redento e vittima a sua volta, potrebbe essere l’anello di congiuzione tra il Gossip Girl che fu e il reboot imminente, con le sue dieci puntate pronte a debuttare nella primavera del 2020.