Depilazione in gravidanza: laser, rasoio o ceretta?
Chi pensa che per eliminare i peli superflui, alla fine, andrà bene un po’ tutto, parte già con il piede sbagliato. La depilazione in gravidanza non è un gesto banale: ci sono metodi da usare con le giuste precauzioni e altri proprio sconsigliati. Li abbiamo analizzati con le beauty expert Treatwell del salone Body in Shape. I loro consigli.
I METODI SICURI
«Senza alcun dubbio migliori in gravidanza sono la cera brasiliana o lo sugaring, ovvero due trattamenti eseguiti con sostanze naturali e molto nutrienti che non causano traumi. I peli vengono rimossi alla radice, ma la pelle non viene sottoposta a nessuno stress come invece succede con la ceretta tradizionale: il dolore è molto meno intenso e l’epilazione dura più a lungo».
LA DEPILAZIONE DOPO IL QUARTO MESE
«In gravidanza, e in particolare a partire dal quarto mese in poi, i peli tendono a crescere molto più lentamente: questo avviene per via degli estrogeni, gli ormoni femminili che aumentano a discapito di quelli maschili, responsabili della crescita dei peli. Nonostante questo, però, la comparsa di qualche pelo è inevitabile ed è bene sapere come fare se si desidera eliminarlo senza alcun rischio per la salute della mamma e del bambino. Non ci sono indicazioni precise per quanto riguarda un limite di tempo per la depilazione: è sempre consigliato recarsi in un centro estetico professionale, ma si può farlo fino al nono mese di gravidanza».
I METODI DA EVITARE
«Laser e luce pulsata sono tecnologie innovative, ma che in caso di gravidanza è meglio interrompere, in quanto gli scompensi ormonali della futura mamma potrebbero rendere da un lato poco efficace il trattamento, dall’altro anche più doloroso, in quanto la cute diventa ipersensibile e più facile all’ipercheratosi. Seppure siano sistemi di per sé sicuri ed efficaci, è bene non effettuarli durante la gravidanza anche per evitare di esporre la mamma e il feto a eventuali pericoli».
EPILATORI ELETTRICI E RASOI: SÌ O NO?
«Rasoi e creme depilatorie sono sconsigliati in gravidanza, in quanto possono causare tagli o abrasioni chimiche alla cute, che in stato di gravidanza risulta ipersensibile».
L’EXTRA DA CHIEDERE ALLA PROPRIA ESTETISTA
«Per tutto il periodo della gravidanza, la beauty routine della mamma deve essere incentrata sulla cura e il nutrimento della pelle. Questo faciliterà l’epilazione, minimizzando anche il dolore e la ricrescita. L’operatrice deve monitorare la pelle della cliente e tenerla nutrita e rimineralizzata, al fine di prevenire smagliature e garantire assenza di peli incarniti da un lato e rallentamento della crescita dall’altro».