Ferragni e De Lellis per principianti
Ho un amico un po’ più giovane di me che non ha profili social, neanche Facebook. Dice che ha paura di appassionarsi e perderci troppo tempo, ma in realtà non gli interessano abbastanza. Va molto spesso al cinema, almeno tre volte la settimana, anche da solo, e sa tutto di tutti i registi, da quelli più popolari a certi cinesi o brasiliani che io non ho mai sentito nominare. Legge libri che gli consiglia un suo libraio, non compra su Amazon, si informa delle cose del mondo sui quotidiani, lamentandosi che non gli piacciono, tranne Il Post e Il Foglio, ma credo lo dica perché ci scrivono dei miei parenti. Non è contrario ai social, non legge Jaron Lanier − il pioniere della realtà virtuale che spiega quanto i social possano fregarci −, non è un tipo militante, né un hipster: è proprio fatto così. Lavora in banca, legge libri, va al cinema.
L’altro giorno, dopo aver letto una recensione in cui il critico del Corriere della Sera Paolo Mereghetti paragonava il film su Chiara Ferragni, Unposted, a un documentario di propaganda sul dittatore nordcoreano Kim Jong-un, si è incuriosito, e mi ha chiesto chi precisamente fosse Chiara Ferragni, che non aveva mai vista ma solo sentita citare. Allora l’ho informato che è l’italiana più famosa nel mondo e gli ho mostrato il suo profilo Instagram, con diciassette milioni di follower. Dopo aver dato un’occhiata agli ultimi post – Chiara Ferragni col marito Fedez e il piccolo figlio a spasso per Milano, Chiara e Fedez che festeggiano il primo anniversario di matrimonio a Portofino, Chiara che piange carinamente all’idea di presentare il suo documentario al Festival di Venezia – gli ho riferito che il suo documentario nei tre giorni in cui è stato programmato ha battuto ogni record d’incassi cinematografici in Italia. E gli ho mostrato le storie di Instagram dove Fedez, il marito, diceva ai critici che avevano stroncato il film – tutti quelli che l’hanno visto in coro – che secondo lui visti i risultati è evidente che loro non contino più niente (per essere precisi, ha detto «non contate più un cazzo») .
Sulla critica ai critici – fatta qualche eccezione – il mio amico era inaspettatamente d’accordo con Fedez, di cui non aveva mai sentito parlare. Già che eravamo su Instagram gli ho mostrato anche la storia in cui Giulia De Lellis indica la folla radunata in piazza Duomo sotto la libreria Mondadori, dove sabato scorso ha presentato il suo libro Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!, un altro grande successo commerciale. Di Giulia De Lellis sapevo poco anch’io, fino a non molto tempo fa, ma ho finto di essere molto informata e ho citato l’ex fidanzato fedifrago Damante e l’attuale fidanzato motociclista Iannone. Il mio amico non conosceva nessuno dei tre, ma ha convenuto che Giulia De Lellis è una bella ragazza e che il titolo del libro è efficace.
Alla fine ha commentato serenamente: «Insomma, mi sembra di capire che queste ragazze stanno un sacco di tempo sui social come tutti voi ma almeno loro ci guadagnano un bel po’ di soldi».