Fernando Llorente, fare gol non è mai stato così bello
Per capire l’importanza tattica di un giocatore come Fernando Llorente, bisogna essere dei masticatori di calcio: si finge piantato lassù in avanti, qualche spallata, movimenti ad aprire le difese avversarie che sembrano inutili ma in realtà sono decisivi. E quando segna, spesso, pare che passi di lì per caso. Certo, a qualunque profano del pallone basta poi guardare il tabellino per accorgersi che quando si tratta di spingere la sfera in rete, il bomber spagnolo diventa un cecchino spietato.
Un «killer» con l’acconciatura sempre in ordine e la barba curata nel dettaglio: un’attenzione al look che ricorda quella di Cristiano Ronaldo, anche lui implacabile macchina da gol. Capello biondo, morbido, e sguardo di ghiaccio: quando Fernando esce dallo spogliatoio è il bersaglio preferito delle fan. È arrivato a Napoli con un volo last minute senza far rumore, con grande eleganza, e si è fatto subito voler bene dai tifosi segnando un gol nel big match col Liverpool e una doppietta in campionato.
All’ombra del Vesuvio gli hanno «perdonato» anche le due stagioni nella Juventus, acerrima rivale, e sono pronti a fargli sentire tutto il calore della piazza partenopea. Nando, dal canto suo, vive ancora in albergo ma è in attesa di prendere possesso della sua nuova casa a Posillipo: si vocifera che si stia ambientando alla grande anche se dai suoi social trapela poco o niente. Pubblica foto di lui in campo, o legate a sponsor personali, e tiene la sua vita privata lontana dai riflettori.
Salvo eccezioni. Ogni tanto, infatti, sbuca Maria, la storica fidanzata sposata nel 2015 a San Sebastian, pure lei basca come Nando. Insieme, tre anni fa, hanno avuto un bambino, che oggi è «il primo tifoso» del papà. Classe ’85, 195 centimetri di muscoli e un soprannome che parla chiaro: «Il Re Leone». Suo fratello Chus gli fa da manager e i suoi genitori, dalla Spagna, non si perdono una partita. Ad osservarlo in tv ci sono pure importanti brand, che vedono in lui un testimonial perfetto.
Insomma, con Ronaldo sarà una sfida all’ultimo gol. E all’ultimo spot.