Biancaneve non è mai stata baciata, la storia smentisce la favola
C’era una volta una baronessa con una matrigna cattiva, ma non arrivò il principe a salvarla con un bacio. Non è una favola, ma storia vera che pare abbia ispirato i fratelli Grimm per la fiaba di Biancaneve, addolcita ovviamente nel finale. Ora ci sono le prove che una Biancaneve è esistita. Del principe azzurro nemmeno l’ombra.
La principessa delle favole era in realtà la baronessa Maria Sophia von Erthal. La sua lapide, che ne racconta la storia, è stata restaurata ed esposta al museo diocesano di Bamberg, nel sud della Germania. Visse in un castello a Lohr am Main, circa 100 chilometri a ovest di Bamberga e morì nel 1796.
Il direttore del museo, Holger Kempkens, ha spiegato alla BBC che la storia della sua vita era molto nota all’inizio del XIX secolo e che certamente, nel 1812, quando Jacob e Wilhelm Grimm pubblicarono la prima edizione della favola di Schneewittchen, racconti popolari sulla vicenda della donna arrivarono a loro.
Negli anni Ottanta lo storico locale, Karlheinz Bartels, aveva fatto ricerche confrontando la vita di Sophia e la figura di Biancaneve. Ora confermate dalla lapide. Il padre di Sophia, Philipp Christoph von Erthal, rimasto vedovo, si era risposato con Claudia Elisabeth Maria von Venningen, una donna autoritaria che preferiva i suoi figli naturali a quella adottiva, quindi la matrigna e le sorellastre.
Lohr era poi un centro noto per la produzione di specchi, il padre della baronessa ne aveva una fabbrica. Da qui lo specchio «delle mie brame». I sette nani sarebbero davvero persone di bassa statura e bambini utilizzati al lavoro in una vicina miniera proprio perché piccoli e adatti a entrare nei cunicoli. La foresta esiste ancora e all’epoca era infestata da briganti pericolosi.
Mancano la mela avvelenata, la bara di cristallo e soprattutto il principe azzurro che bacia e risveglia la principessa. La dura realtà dice che Sophia divenne cieca da giovane e morì nubile a 71 anni lontano dalla città natale ospite di un convento. La sua lapide era in una chiesa e poi un ospedale, al momento della ristrutturazione di questo il passaggio a una famiglia e quindi la donazione al museo.
Biancaneve visse, ma sul «felice e contenta» ci sono seri dubbi. Vive eternamente felice e contenta nella fiaba dei fratelli Grimm e nel film Disney del 1937. L’importante è ricordare che è una fiaba (come quelle con bacio nella gallery in alto) e non sempre la realtà funziona allo stesso modo.