Gabe Grunewald, l’ex atleta malata terminale di tumore che ha commosso la rete
«Grazie per averci insegnato a essere coraggiosi e a dare tutto». L’hashtag collegato è #BraveLikeGabe, coraggiosi come Gabe, e questo è solo uno delle migliaia di messaggi che sono in rete a ricordare Gabe Grunewald, ex mezzofondista americana, simbolo della lotta contro il tumore.
Gabriele Grunewald è stata campionessa degli Stati Uniti nei 3000 metri indoor nel 2014. Aveva già conosciuto la malattia. Dieci anni fa le è stato diagnosticato un carcinoma adenoideo cistico. La sua ghiandola salivare è stata rimossa nel 2009. Due anni dopo le è stata tolta la tiroide. Nel 2016 sembrava aver sconfitto il tumore, che è invece tornata e ha colpito di nuovo il fegato. Quattro tumori in dieci anni, una lotta continua che ha ispirato migliaia di persone.
Suo marito, un medico, ha raccontato la sua lotta on line. È stato lui a chiedere ai tanti follower della moglie e non solo di mandarle un ultimo messaggio. Hanno scritto per ricordarla la maratoneta americana Kara Goucher: «Grazie per avermi fatto vedere cos’è il coraggio», ma anche Paula Radcliffe, che ha il record mondiale della maratona.
https://twitter.com/GoTrackTownUSA/status/1138133271391326214Il più toccante dei ricordi è quello del marito che pubblica su Instagram una lettera scritta due anni fa alla moglie. «Prima di tutto grazie, grazie per avermi mostrato cosa vuol dire sentirsi vivo…Anche se non lo mostro sempre, ogni secondo per me è prezioso. Sia che siamo fuori a correre, guardiamo una nuova serie, o siamo semplicemente sdraiati a letto a impigrirci, niente batte la sensazione che provo quando vedo la tua faccia sorridente».
«So che la vita fa paura e che noi abbiamo vinto la lotteria dell’incertezza. So che non è giusto, ma io scelgo comunque la nostra vita rispetto a qualsiasi altra possibilità. Mi sono divertito tantissimo con te e ho imparato più da te, come amica e moglie, che in due vite messe insieme. So che ti è stato dato il più duro dei compiti nella vita: essere coraggiosa di fronte a una paura enorme e sorridere nonostante il dolore. La gente ricorderà il coraggio che le hai dato».